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Costozza

Chiude la storica
taverna amata
anche da Galileo

La cantina del locale, ricavata dal reticolo di cunicoli del ’500
La cantina del locale, ricavata dal reticolo di cunicoli del ’500
La cantina del locale, ricavata dal reticolo di cunicoli del ’500
La cantina del locale, ricavata dal reticolo di cunicoli del ’500

COSTOZZA. «Gentili clienti, succede che dopo 53 anni di storia accadano fatti più forti di noi. Così dal prossimo 19 febbraio, chiuderemo il nostro amato ristorante Æolia. La passione che abbiamo sempre dedicato a voi e alla cucina, nulla può sulle decisioni della proprietà». È quanto si trova scritto in questi giorni nel menù di sala dello storico ristorante Æolia di Costozza. Un laconico messaggio che dopo i piatti del giorno, lascia l’amaro in bocca ai clienti del locale, reso celebre dai “venti dotti”, il reticolo di cunicoli del ’500 trasformati poi in cantina, e dalla maestosa sala affrescata sovrastante diventata nell’ultimo mezzo secolo sala di rappresentanza e banchetti, dove la storia vuole fosse in origine il cenacolo per le intellighenzie vicentine e venete, nonché uno dei luoghi prediletti da Galileo Galilei quando soggiornava a Padova. Le scarne righe riportate nel menù, sono espressioni dello chef Luca Chemello rinomato pure all’estero, che ereditò la professione dal padre più di trent’anni fa, trasferendola poi al figlio Sebastiano cui è passa l’ultima gestione del locale.

Le Æolia chiudono così i battenti, volatilizzando mezzo secolo di attività e presenza nel territorio. Uno spaccato di tradizione che sloggia da uno degli angoli paesaggistici più suggestivi del Vicentino, incastonato tra ville storiche e i Colli Berici, con una storia che lasciava basiti le migliaia di clienti, italiani e non, del ristorante.

Di intrigo storico è pure l’epilogo delle Æolia, incastrato in una disputa nobiliare tra eredi che alla fine ha portato al mancato accordo sul rinnovo del contratto d’affitto al ristorante.

Ciò che accomuna le parti è il rammarico con cui si conclude la vicenda, «Cinquant’anni di tradizione famigliare non si cancellano chiudendo una porta», aggiunge lo chef interrotto dalla commozione. Bisogna quindi tornare al menù di sala per capire le ultime volontà dei Chemello.

«L’amore per il nostro mestiere - scrivono ai clienti - e la gioia di avere nei decenni accontentato i palati, ci hanno sempre insegnato a guardare il bicchiere mezzo pieno. Per noi comincia una nuova sfida che accettiamo con stimolo. La cucina e lo staff dell’Æolia si spostano poco lontano, alla Locanda Veneta in via Battaglione Valtellina 138 a Vicenza, garantendo la stessa dedizione ai nostri piatti fatti con cuore, tradizione e mente».

Che al posto del ristorante arrivi presto una banca come ventilano certe voci, non è confermato ma neppure smentito da alcuno. La certezza, invece, è che il piccolo borgo di Costozza non sarà più quel luogo carico di fascino che si è visto in questi anni.

Antonio Gregolin

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