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«Bilancio fasullo» Scatta l’inchiesta sull’ex sindaco

Il municipio di Bolzano Vicentino: vecchi bilanci del Comune del mirino della procura
Il municipio di Bolzano Vicentino: vecchi bilanci del Comune del mirino della procura
Il municipio di Bolzano Vicentino: vecchi bilanci del Comune del mirino della procura
Il municipio di Bolzano Vicentino: vecchi bilanci del Comune del mirino della procura

Il bilancio del Comune di Bolzano Vicentino del 2012 era stato falsificato. È l’ipotesi, inquietante, della procura, che ha iscritto sul registro degli indagati l’ex sindaco Massimiliano Fattori per l’ipotesi di falso, dopo una dettagliata segnalazione firmata dall’attuale giunta in carica, guidata da Daniele Galvan. Il motivo? Nascondere un debito contratto con l’Aim per il servizio di trasporto. Il sospetto però viene rispedito al mittente dal diretto interessato: «È solo una battaglia politica. Mi sono comportato correttamente, sono sereno». IL DEBITO. I fatti sono datati ma la procura, con il pubblico ministero Paolo Fietta, ha incaricato un consulente per fare piena luce e per affiancare il lavoro dei carabinieri che stanno svolgendo i delicati accertamenti tecnici. Da molti anni, il Comune di Bolzano, al pari di altri della cintura di Vicenza, aveva stipulato un accordo con Aim per il servizio trasporti: di fatto, alcune corse arrivano in paese per favorire i residenti. Il servizio costa, ma Bolzano non avrebbe pagato. Era accaduto che la giunta Galvan, entrata in carica nel maggio 2013, ricevesse una comunicazione da Aim che chiedeva conto del pagamento di alcune fatture. Che, però, ha sottolineato l’attuale sindaco ai carabinieri di Sandrigo, guidati dal maresciallo Luigi Tapiglia, non risultavano: furono rinvenute in una «cartellina verde», ma mai registrate. Si trattava di circa 77 mila euro l’anno per cinque anni; non se ne sarebbe trovata traccia nè nel bilancio annuale, nè nella relazione di fine mandato sotto scritta da Fattori, che era anche assessore al bilancio. Un pasticcio, che costrinse la giunta al riconoscimento di un debito fuori bilancio e ad un accordo con Aim per la rateizzazione, oltre ad un aumento dell’addizionale Irpef per coprire la spesa non prevista. LE INDAGINI. Dopo la denuncia, la procura ha fatto acquisire in Comune corposa documentazione sugli accordi con Aim trasporti (oggi Svt), i bilanci, l’organigramma del municipio. Non è escluso, infatti che con Fattori possa essere iscritto sul registro degli indagati anche chi ha materialmente redatto il bilancio, ritenuto carente e quindi falso. Fondamentale la relazione del consulente incaricato non solo di esaminare i documenti, ma anche di chiarirne il peso in chiave penale. IL SINDACO. Galvan chiede che «la magistratura faccia chiarezza, nell’interesse dei cittadini. Da sindaco a fine mandato, credo che sia necessario che chi lascia ad altri sia preciso e puntuale, soprattutto nelle indicazioni di natura economica». LA DIFESA. «Ho ricevuto l’avviso di garanzia ma sono assolutamente sereno - chiarisce Fattori -, non ho commesso alcun reato. Si tratta di una battaglia politica, perché il debito fuori bilancio non esiste. I cittadini conoscono la vicenda, perchè alcuni anni fa risposi, con dei volantini casa per casa, a quelli distribuiti dal sindaco. La verità è che io, ancora nel febbraio 2013, sottoscrisse un documento che confermava il debito, ragion per cui non ho nascosto nè falsificato nulla». Dal punto di vista di Fattori, «Galvan si è dimenticato di mettere nel bilancio di previsione quel debito, di cui si è discusso a lungo in consiglio comunale mentre era in minoranza: non era una novità». L’ex sindaco precisa infine che le fatture di Aim «arrivavano a bilancio già chiuso, e comunque ci fu un contenzioso, con diversi Comuni interessati, perché noi volevamo compensare le spese dei trasporti con gli utili del gas». Toccherà alla procura fugare i dubbi. • D.N. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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