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Altavilla

Cinghiali e caprioli
Più di 150 incidenti
con le macchine

I caprioli sono gli animali che maggiormente raggiungono le strade
I caprioli sono gli animali che maggiormente raggiungono le strade
I caprioli sono gli animali che maggiormente raggiungono le strade
I caprioli sono gli animali che maggiormente raggiungono le strade

L’auto che viaggia su una strada poco illuminata in orario serale, l’animale che sbuca all’improvviso. L’impatto inevitabile. Sono in aumento in Provincia, soprattutto nei Colli Berici ad Altavilla e Arcugnano, gli incidenti stradali causati dalla fauna selvatica. L’ultimo episodio è accaduto martedì sera ad Altavilla. Fortunatamente senza feriti. Una donna, alla guida di una Mercedes classe A, verso le 18 procedeva su via Matteotti quando all’improvviso ha sentito il botto. Sulla fiancata del veicolo i segni evidenti dello scontro con un giovane cinghiale, che nell’attraversare la strada ha colpito in pieno l’auto prima di scappare verso le colline.

«Quante volte abbiamo evitato di poco di investire un capriolo», ha raccontato la conducente, che abita ad Altavilla. Un incidente che si aggiunge ad una lunga lista di casi già accertati dalla Polizia provinciale. Di solito, nel 90%, sono i caprioli a causarli. Qualche episodio si è registrato per il passaggio di un cervo, in alcuni casi di un cinghiale, o un tasso o una volpe, ma questi ultimi sono sporadici. Dall’inizio dell’anno la Polizia provinciale ne ha già rilevati 154. E sono quelli verbalizzati, perché alcuni non vengono nemmeno segnalati. «Nei Colli Berici sono notevolmente aumentati – spiega il comandante della polizia provinciale Claudio Meggiolaro – in corrispondenza all’incremento esponenziale della popolazione del capriolo, passato da alcune decine di esemplari nel 2010 agli oltre 800 censiti quest’anno. Altavilla e Arcugnano sono tra i comuni più densamente popolati da questi animali, così come dai cinghiali. Capita con una certa frequenza quindi che il capriolo scenda dalle colline per andare a mangiare in campagna e per farlo attraversa incurante le strade. Le persone devono fare attenzione, anche se con il buio è più difficile, perché l’animale selvatico sbuca all’improvviso e anche se vede l’auto e la luce dei fanali passa comunque, perché non ha il senso del pericolo. Funziona così per i caprioli ma anche per i cinghiali: magari sentono il rumore, si fermano un attimo ma poi attraversano comunque. Fortunatamente nella maggior parte degli incidenti lo scontro provoca solo danni alle auto, sono pochi i casi in cui si registrano feriti. Perché di solito non succede in arterie stradali a grande scorrimento ma nelle strade secondarie, in cui le auto viaggiano a velocità inferiori e quindi l’impatto non è così violento. Soprattutto nello scontro con un capriolo. Diverso invece il caso di un incidente con un cervo, che ha una mole di 150 kg, o con un grosso cinghiale».

Gli incidenti causati dalla fauna selvatica comunque accadono ogni settimana. «La stagione con il picco più alto è tarda primavera – conclude il comandante Meggiolaro – quando i maschi più giovani vengono allontanati dal gruppo. D’inverno invece le famiglie di caprioli tendono a restare unite, ma gli episodi accadono comunque. E sono in continuo aumento. E’ capitato più volte – conferma il sindaco di Altavilla Claudio Catagini – soprattutto nella zona di Valmarana. Con caprioli e anche cinghiali, che sbucano all’improvviso e attraversano la strada. Anch’io li ho visti tante volte. I caprioli feriti poi si trascinano nel bosco, dove a volte vengono poi ritrovati senza vita».

Luisa Nicoli

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