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Via ai “maxi cric” Ponte già rialzato di 25 centimetri

I tecnici della Direzione lavori sorvegliano l’impalcatoUna panoramica del ponte da palazzo Sturm: si vedono i primi risultati delle operazioni di sollevamento FOTOSERVIZIO GIANCARLO CECCON
I tecnici della Direzione lavori sorvegliano l’impalcatoUna panoramica del ponte da palazzo Sturm: si vedono i primi risultati delle operazioni di sollevamento FOTOSERVIZIO GIANCARLO CECCON
I tecnici della Direzione lavori sorvegliano l’impalcatoUna panoramica del ponte da palazzo Sturm: si vedono i primi risultati delle operazioni di sollevamento FOTOSERVIZIO GIANCARLO CECCON
I tecnici della Direzione lavori sorvegliano l’impalcatoUna panoramica del ponte da palazzo Sturm: si vedono i primi risultati delle operazioni di sollevamento FOTOSERVIZIO GIANCARLO CECCON

Mezzo metro da “riguadagnare” in tre giorni. La sfida dei tecnici della Inco è stata lanciata ieri mattina, quando è iniziata ufficialmente la fase decisiva del restauro del Ponte degli Alpini: il suo sollevamento. I martinetti idraulici, come giganteschi “cric”, sono entrati in azione verso le 8. E’ stato messo in moto il compressore che garantirà la spinta dei cilindri oleodinamici per altri due giorni, oggi e domani. L’obiettivo è arrivare a domani sera con il Ponte quasi in linea retta, o almeno il più possibile: ciò significa che la stilata 2 dovrà essere alzata di 48 centimetri e la stilata 1 di 28 centimetri. Ieri l’avvio dell’intervento, seppur nella sua estrema delicatezza, è stato incoraggiante. Alle 11, infatti, il monumento era già stato alzato di 5 centimetri, mentre alle 13 erano già stati superati i 10 centimetri. L’operazione è terminata verso le 17, quando la quota di recupero si è assestata su 250 millimetri per la stilata 2 e sui 120 millimetri per la stilata 1. Ad assistere alle operazioni nell’area di cantiere c’erano il sindaco Riccardo Poletto, l’assessore ai lavori pubblici e vicesindaco Roberto Campagnolo, la direttrice dei lavori Viviana Bonato e il consulente del Comune Gianmaria De Stavola. Presenti sulle sponde anche diversi cittadini, che non hanno mancato di assistere curiosi all’operazione. Il sollevamento, del resto, sta entusiasmando buona parte della città, dopo anni nei quali il cantiere non riusciva a ingranare. Ora invece c’è la sensazione di assistere a un’impresa destinata a passare alla storia di Bassano. Un’impresa che in queste ore vede come protagonista, insieme alla Inco, un’altra azienda: si tratta della C9 Costruzioni di Bolzano, esperta nella manutenzione di ponti e nel loro sollevamento. Il suo personale ha operato nel corso degli anni su più di 250 ponti, maturando una notevole esperienza nel settore. Il compito della C9 Costruzioni è di monitorare che l’operazione proceda per il meglio, intervallando il sollevamento del monumento a pause per il controllo dello stato dei legni dell’impalcato. Non bisogna dimenticare infatti che più si andrà avanti con il sollevamento, più il Ponte andrà "sotto sforzo", per cui l’attenzione alle operazioni deve restare massima costantemente. «Siamo in una fase molto delicata, che comincia però a dare i suoi frutti - afferma l’assessore Campagnolo -. È impressionante vedere come il Ponte stia già tornando più dritto. Le aziende impegnate nel cantiere stanno mettendo in azione una grande potenza di fuoco. Ci sono decine di operai e tecnici al lavoro, che controllano passo dopo passo il sollevamento del monumento». Sollevamento che proseguirà appunto fino a domani sera, quando il Ponte degli Alpini dovrebbe essere riaperto, salvo imprevisti, alle 19. Una volta terminato l’intervento, inizierà la ricostruzione delle due stilate, attualmente sganciate dall’impalcato del monumento. •

Enrico Saretta

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