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«Turismo fiacco?
La responsabilità
è della politica»

Turisti in centro a Pasquetta FOTO CECCONPaolo Lunardi
Turisti in centro a Pasquetta FOTO CECCONPaolo Lunardi
Turisti in centro a Pasquetta FOTO CECCONPaolo Lunardi
Turisti in centro a Pasquetta FOTO CECCONPaolo Lunardi

Bassano ha un potenziale di 250mila pernottamenti all’anno ma riesce ad arrivare appena a 132mila, in calo rispetto al precedente anno 2015. Numeri insoddisfacenti, riportati ieri dal Giornale di Vicenza, insieme al commento dell’assessore Cunico, che non aveva risparmiato una frecciatina agli operatori del settore: «Basterebbe andare a lezione da chi ci è riuscito e il gioco sarebbe fatto, ma quando proponiamo qualche incontro con operatori del Trentino ci sentiamo rispondere che lì ci sono risorse e il paragone non si pone neppure».

Ma la Confcommercio a recitare il ruolo dello scolaretto non ci sta e il presidente mandamentale Paolo Lunardi non le manda a dire, attaccando l’Amministrazione bassanese e la politica del comprensorio. «Nonostante questi dati poco confortanti, nonostante la prova riprovata dell’incapacità di fare squadra - esordisce il presidente Paolo Lunardi - ancora assistiamo al tradizionale rimpallo di responsabilità tra i vari players del panorama turistico, quasi fosse questa la “medicina” per risolvere i problemi del nostro sistema ricettivo». Poi il gancio al mento all’Amministrazione. «Non accetto di vedere il dito puntato contro i nostri operatori turistici - continua il numero uno di Confcommercio - quando la politica e le Amministrazioni comunali stanno segnando il passo da troppo tempo, nascondendosi dentro labirinti burocratici che ora devono essere superati in un solo balzo e non possono più rappresentare alibi per nessuno. Troppi treni sono passati, altri sono riusciti a salirci, noi li abbiamo solo visti transitare». Lunardi si si riferisce in particolare a occasioni importanti come il Centenario della Grande guerra. «Non è stata accesa la giusta luce sul Monte Grappa, straordinario patrimonio storico locale, mancando una capacità di fare rete tra i vari comuni interessati - stigmatizza infatti Lunardi - Non sono state proposte idee che potessero rappresentare un'occasione di sviluppo culturale, l’unica , e qui voglio ringraziare Roberto Frison e Loris Giuriatti che nonostante le traversie del caso, sono riusciti nell’impresa ) è stata la presentazione del libro/evento L’Angelo del Grappa». «La politica - chiude il presidente Ascom -sta perdendo, o forse ha già perso, un’occasione straordinaria, rappresentata dal richiamo turistico di tali eventi. In realtà nelle regioni turisticamente avanzate tutti remano nella stessa direzione e sono consapevoli dei benefici di un’accoglienza fatta come si deve. Da noi, invece, la stagnazione non invita a investire e la mancanza di investimenti allontana l’offerta dagli standard di ultima generazione. Per cominciare a invertire la rotta, basterebbe che tutte le parti condividessero progetti e obiettivi».

Carlo Barbieri

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