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Tribunale, riparte la lotta La Lega bussa al Ministero

L’area del vecchio e del nuovo tribunale in via Marinali vista dall’alto. FOTO CECCON
L’area del vecchio e del nuovo tribunale in via Marinali vista dall’alto. FOTO CECCON
L’area del vecchio e del nuovo tribunale in via Marinali vista dall’alto. FOTO CECCON
L’area del vecchio e del nuovo tribunale in via Marinali vista dall’alto. FOTO CECCON

Tribunale della Pedemontana: si muove la pattuglia leghista, mentre si leva qualche mugugno all’indirizzo del ministro e dei 5stelle. Martedì prossimo i due onorevoli del Carroccio, Germano Racchella e Silvia Covolo, sono attesi a Roma al ministero della Giustizia per un incontro col sottosegretario Jacopo Morrone. L’obiettivo è rilanciare sull’istituzione dell’ottavo tribunale del Veneto. «Si tratterà di un primo incontro –ha dichiarato ieri Racchella in municipio all’incontro del comitato pro-tribunale – per presentare il progetto e mettere alcuni punti fermi dai quali contiamo di ripartire». «E’ un passaggio doveroso – riprende Covolo -, il territorio ce lo chiede da quando, cinque anni fa, gli uffici giudiziari sono stati chiusi. Da avvocato so bene quanto la cancellazione del tribunale abbia penalizzato i cittadini e le imprese, non solo del Bassanese». Secondo entrambi i parlamentari, la vicenda di Bassano è la cartina di tornasole di una più ampia questione veneta. «In un’area ad altissima densità imprenditoriale come la Pedemontana – chiudono – togliere l’amministrazione della giustizia significa sovraccaricare di costi e disagi chi crea lavoro ed economia. E, indirettamente, colpire quel po’ di ripresa che c’è». Dall’incontro di ieri, i componenti del comitato sono usciti con l’idea di aprire più fronti. Quello romano sarà competenza dei parlamentari, mentre i rappresentanti locali si occuperanno della Regione. «Abbiamo chiesto fin dall’insediamento del governo un appuntamento al ministro Bonafede – commenta il sindaco Poletto -, senza ricevere risposta. L’augurio è che con la missione della prossima settimana, le richieste del comitato siano almeno portate all’attenzione del Governo». Contemporaneamente a una risposta del Guardasigilli, i vertici del comitato chiedono anche un segnale dai parlamentari pentastellati, invitati alle riunioni ma, a quanto riferiscono, finora non pervenuti. «È fondamentale che l’esecutivo capisca chiaramente la situazione di Bassano e del Veneto – riprende Poletto -, perché qui non si tratta di ripristinare uffici chiusi, come nel caso degli altri tribunali tagliati, ma di articolare un nuovo servizio per un territorio ampio». Per questo è indispensabile il sostegno della regione e nei prossimi giorni i vertici del comitato saranno a Venezia, a colloquio con il governatore Zaia. «C’è da lavorare ma siamo pronti – chiude per gli avvocati Antonio Mauro -. Ci siederemo a un tavolo con Vicenza, Treviso e Padova per avere anche il loro sostegno. Rispetto anche al recente passato, però, alla riunione si è vista una diversa unità d’intenti. Adesso si tratta di ripartire con obiettivi concreti, portando a casa risultati». •

Lorenzo Parolin

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