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Bassano

Treni imbrattati
Due "writers"
inseguiti e bloccati

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Le bombolette sequestrate ai due "writers" sorpresi in stazione
Le bombolette sequestrate ai due "writers" sorpresi in stazione
Le bombolette sequestrate ai due "writers" sorpresi in stazione
Le bombolette sequestrate ai due "writers" sorpresi in stazione

BASSANO. Treni imbrattati a ripetizione: dopo giorni di appostamenti gli agenti del commissariato cittadino, insieme ai colleghi della Polfer incastrano due "writers", bloccati dopo un inseguimento nel quale è pure rimasto ferito un poliziotto. Decine di bombolette spray sequestrate nelle successive perquisizioni domiciliari, ma i vandali rimarcano: «Siamo artisti, vogliamo abbellire il brutto che c'è in giro». E la Polfer ribatte: «Oltre a creare danni mettono in pericolo la loro vita. Gesti da reprimere, già attivi corsi di informazione nelle scuole».

 

Le indagini dei poliziotti del vicequestore David De Leo, e degli agenti Polfer di Venezia, con la stazione di Castelfranco, guidati dal commissario capo Luca Roggi, sono arrivate al culmine nella notte tra sabato e domenica scorsi, quando verso le 2 nelle aree periferiche della stazione dei treni cittadina sono stati individuati due giovani, intenti a imbrattare alcuni vagoni.

L'operazione, che ha coinvolto una decina di uomini, con precedenti appostamenti lungo la linea e nelle stazioni di rimessaggio, è scattata solo dopo l'attivazione di precise misure di sicurezza, studiate insieme al personale di sicurezza della stazione, soprattutto per evitare i rischi che si sarebbero potuti innescare nel caso di treni in transito. I vandali sono stati circondati. Uno di loro ha tentato un improbabile fuga lungo il binari, ribellandosi all'alt di un poliziotto che l'ha inseguito e fermato, dopo una breve colluttazione, nella quale è rimasto ferito agli arti inferiori.

 

A.B. 33 anni di Cartigliano e A.D. di 23, residente a Camposampiero (Padova), dovranno rispondere di imbrattamento, danneggiamenti e violazione degli accessi ferroviari, in concorso. Il giovane padovano è accusato anche di resistenza a pubblico ufficiale. Le successive perquisizioni sulle auto degli imbrattatori hanno permesso di scovare nelle rispettive abitazioni decine di bombolette, altro materiale utilizzato per i graffiti, telefoni cellulari e macchine fotografiche contenenti gli scatti di "opere" già realizzate. «È solo la punto dell'iceberg di un fenomeno in esponenziale crescita - spiega il vicequestore De Leo -, gli accertamenti proseguiranno, sempre in stretta collaborazione con la Polfer». In ballo c'è anche la sicurezza dei writers: «Ci sono stati casi simili in cui qualcuno ha perso la vita, cadendo o finendo sotto treni di passaggio - specifica Roggi -, Occorre fare prevenzione, noi siamo già partiti con progetti di informazione nelle scuole». 

Francesca Cavedagna

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