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Tossicodipendenze Più casi seguiti all’Ulss Molti i giovanissimi

Paolo Civitelli, medico del Serd dell’Ulss 7
Paolo Civitelli, medico del Serd dell’Ulss 7
Paolo Civitelli, medico del Serd dell’Ulss 7
Paolo Civitelli, medico del Serd dell’Ulss 7

Droga nel Bassanese: aumentano le denunce delle forze dell’ordine, i numeri del Serd confermano un aumento degli accessi al Pronto soccorso e dei casi seguiti dall’Ulss7 Pedemontana. Il dirigente del dipartimento per le dipendenze: «È in atto un pericoloso sdoganamento del concetto di droga leggera, soprattutto nei giovanissimi». Il campanello d’allarme l’hanno dato le ripetute operazioni delle forze dell’ordine, che quasi ogni settimana riempiono le pagine di cronaca con denunce e arresti legati alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto da parte di ragazzi con meno di 30 anni; la conferma arriva dal raffronto con il numero di utenti che sono ricorsi alle cure del Serd cittadino, negli ultimi due anni. Se nel 2016 il numero di pazienti bassanesi seguiti dal dipartimento era di 898, con 247 nuovi casi; nel 2017 il numero di pazienti totale è passato a 943, con 267 nuovi casi. Questo significa che in meno di due anni le persone che si sono rivolte al Serd per la prima volta sono state oltre 500. Entrando nel dettaglio dei numeri si scopre che a fare sempre più uso di droghe come eroina, cannabinoidi e cocaina, sono i maschi, con 674 pazienti seguiti nel 2016, contro i 731 dello scorso anno; le pazienti femmine invece sono passate dalle 224 alle 212 del 2017. Un dato inquietante è anche quello legato ai consumatori abituali con un eta inferiore ai vent’anni, passati dai 40 del 2016 ai 53 dello scorso anno. E sono solo quelli seguiti dal dipartimento. Infine si è segnato un aumento anche nei tossicodipendenti cronici, passati da 461 a 478. Non è finita qui. Il pericolo, spesso legato anche a nuovi tipi di sostanze stupefacenti che ormai entrano con sempre maggior regolarità in commerci, è dato dalla leggerezza con cui viene trattato il tema delle droghe leggere, soprattutto tra i giovanissimi, che ormai considerano il “farsi una canna” una cosa molto più che normale. Spiega bene il problema, Paolo Civitelli, medico del Serd di Bassano del Grappa, nota che, entra nel dettagli delle cifre, traducendole negli interventi eseguiti nel dipartimento per le dipendenze Bassanese. «Nel 2017 - spiega - sono state seguite circa 400 persone per problemi di uso di sostanze stupefacenti varie. Al di sotto dei 20 anni i soggetti seguiti sono più di 50. La sostanza primaria più consumata, dopo l’eroina, è rappresentata dai cannabinoidi. Il consumo dei giovanissimi in questo momento riguarda soprattutto i cannabinoidi sintetici, che sono sostanze che il più delle volte acquisiscono in rete». Ma non è tutto. «Negli ultimi anni - specifica Civitelli - abbiamo visto il diffondersi del mercato illegale di cannabis con contenuti di principio attivo concentrati, che hanno effetti molto pericolosi e maggiori rischi per i minori. Inoltre da qualche tempo vediamo sempre più ragazzini di 13 i 14 anni finire al Pronto soccorso con crisi allucinatorie indotte dallo stupefacente. L’attenzione, soprattutto da parte della famiglie deve restare massima». •

Francesca Cavedagna

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