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Sulla rissa in Prato il sindaco chiama
i presidi a rapporto

Una pattuglia dei carabinieri sul luogo del maxiritrovo di giovaniIl sindaco Riccardo Poletto
Una pattuglia dei carabinieri sul luogo del maxiritrovo di giovaniIl sindaco Riccardo Poletto
Una pattuglia dei carabinieri sul luogo del maxiritrovo di giovaniIl sindaco Riccardo Poletto
Una pattuglia dei carabinieri sul luogo del maxiritrovo di giovaniIl sindaco Riccardo Poletto

Vertice tra Amministrazione di Bassano e presidi delle superiori per fare luce sulla maxi-rissa sventata in Prato Santa Caterina. L’episodio, che sabato pomeriggio ha visto coinvolti circa 300 giovani delle scuole superiori, sta assumendo sempre più contorni da allarme sociale. Una cosa del genere non era mai capitata in città. Ora le istituzioni e la scuola si mobilitano per cercare di fare chiarezza su quanto avvenuto e su quali iniziative mettere in campo per evitare che episodi simili si ripetano. Il vertice si svolgerà giovedì 28 settembre. L’iniziativa parte dal sindaco Riccardo Poletto e vuole coinvolgere, oltre al Comune e alle scuole, anche le forze dell’ordine. Per l’Amministrazione, saranno presenti pure l’assessore alla sicurezza Angelo Vernillo e l’assessore alle giovani generazioni Oscar Mazzocchin.

«Quanto accaduto è grave e richiede un confronto tra tutte le realtà che si rapportano con i nostri ragazzi - sottolinea il sindaco - al fine di capire quali siano state le dinamiche che hanno portato all’appuntamento di sabato pomeriggio e che cosa possiamo mettere in atto sul territorio per evitare che simili episodi si ripetano. Ma soprattutto vogliamo aumentare nei giovani il senso civico e la responsabilità delle loro azioni».

Ieri il dirigente scolastico del liceo Brocchi e dell’agrario Parolini Gianni Zen ha avviato un’indagine interna nei due istituti al fine di verificare eventuali responsabilità dei suoi studenti. «Ho chiesto ai rappresentanti d’istituto se erano a conoscenza di questo raduno - riferisce il preside - ma mi hanno assicurato che non ne sapevano nulla. Ad oggi non risulta quindi il coinvolgimento di studenti del Brocchi o del Parolini».

Il preside garantisce comunque la sua partecipazione al vertice. «Mi viene da pensare che esista un “sottobosco” aggregativo giovanile, nel quale attraverso le nuove tecnologie si fomentano gli scontri e si organizzano questi raduni - prosegue Zen - Come educatori è nostro compito fare emergere questi movimenti sotterranei e trovare il modo di intervenire. Non nego che quanto accaduto mi abbia spiazzato: fino a qualche tempo fa all’inizio dell’anno scolastico i giovani al massimo si radunavano per protestare contro le politiche sulla scuola». Se Zen si è rivolto ai rappresentanti d’istituto, il dirigente dell’istituto Scotton Mario Maniotti ha un’altra strategia in mente. «Credo che in queste situazioni sia più opportuno indagare sui cosiddetti soggetti a rischio, e cioè quelli che frequentano certi giri - riferisce - ed è quello che cercherò di fare in questi giorni nella mia scuola. Il fatto che non si tratti di studenti residenti a Bassano non mi tranquillizza: è preoccupante che si stia diffondendo una sorta di “turismo rissaiolo” itinerante».

Enrico Saretta

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