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sicurezza Ora un “castello” reggerà il Ponte

Gli imponenti lavori sotto il monumento FOTO  CECCONIl rendering del “castello” che sarà  montato sotto le stilate del Ponte consentendone il sollevamento
Gli imponenti lavori sotto il monumento FOTO CECCONIl rendering del “castello” che sarà montato sotto le stilate del Ponte consentendone il sollevamento
Gli imponenti lavori sotto il monumento FOTO  CECCONIl rendering del “castello” che sarà  montato sotto le stilate del Ponte consentendone il sollevamento
Gli imponenti lavori sotto il monumento FOTO CECCONIl rendering del “castello” che sarà montato sotto le stilate del Ponte consentendone il sollevamento

Un “castello” sotto il Ponte degli Alpini per sostenerlo e sollevarlo, fino a riportarlo il più dritto possibile. Il restauro del monumento palladiano entra nel vivo con le attese operazioni di sollevamento, iniziate ieri mattina dopo che l’Amministrazione ha approvato, per adesso parzialmente, la perizia di variante presentata a fine dicembre dall’impresa Inco di Pergine. Perizia che consiste in una serie di proposte elaborate in base alle mutate condizioni del ponte negli ultimi due anni e dei lavori di messa in sicurezza realizzati nel frattempo per sostenerlo e proteggerlo dalle piene. Tra le proposte, il sollevamento dal basso del monumento rientra nelle opere complementari e va a sostituire il “ponte Bailey” previsto dal progetto Modena. Al suo posto saranno installati due sistemi di acciaio attorno alle prime due stilate, una sorta di “castello” composto da putrelle e martinetti che avrà lo scopo di sostenere il ponte dal basso. Una volta che la struttura sarà montata, le stilate non avranno più il compito di reggere il ponte: ci penserà questo sistema per tutto il tempo in cui sarà necessario lavorare. L’installazione del “castello” sarà completata, salvo imprevisti, entro due settimane. Dopodiché inizierà la procedura di sollevamento del monumento, che oggi appare sbilenco in più parti. I martinetti serviranno per riportarlo il più dritto possibile. Sarà un lavoro estremamente complesso: attualmente, infatti, le deformazioni sulla stilata 1 sono misurate in 28 centimetri e sulla stilata 2 in 48 centimetri. Dati che confermano quanto il ponte necessiti di un intervento repentino, cosa che del resto trova conferma già a un esame a occhio nudo. Difficilmente si riuscirà a riportare il ponte in linea retta soltanto con questo sistema di sollevamento dal basso, ma l’obiettivo dei tecnici è arrivare il più possibile vicino alla quota esatta. Non ci saranno costi aggiuntivi, rispetto a quelli di progetto. Grazie al “castello” si potrà intervenire in sicurezza contemporaneamente sulle stilate 1 e 2, sfruttando così al massimo la finestra invernale e garantendo il ponte aperto al passaggio pedonale, salvo in alcune circostanze. Il cronoprogramma presentato dalla Inco e accolto dall’Amministrazione prevede che entro la finestra invernale, quindi entro fine marzo-metà aprile, sia completato il restauro delle prime due stilate. Lo stesso castello, poi, sarà applicato alle altre due stilate quando sarà il loro turno. Il tutto consentirebbe un risparmio di tempo e di qualche migliaio di euro. Oltre al sollevamento dal basso, la richiesta di variante prevede anche modifiche alla trave reticolare inserita nelle fondamenta del ponte e ai rostri. Questi due aspetti però sono ancora da approvare definitivamente: il Comune sembra favorevole, ma dovrà pronunciarsi la Sovrintendenza. Per quanto riguarda la trave, si parla di modifiche al disegno e agli attacchi. Per i rostri, sono state suggeriti interventi di rafforzamento con specifiche strutture. •

Enrico Saretta

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