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Scendendo dal Grappa alpino esce di strada Muore nove giorni dopo

L’auto di Anacleto Bertoncello uscita di strada in località Lepre, sul Massiccio del Grappa Il pensionato Anacleto Bertoncello. Aveva 83 anni
L’auto di Anacleto Bertoncello uscita di strada in località Lepre, sul Massiccio del Grappa Il pensionato Anacleto Bertoncello. Aveva 83 anni
L’auto di Anacleto Bertoncello uscita di strada in località Lepre, sul Massiccio del Grappa Il pensionato Anacleto Bertoncello. Aveva 83 anni
L’auto di Anacleto Bertoncello uscita di strada in località Lepre, sul Massiccio del Grappa Il pensionato Anacleto Bertoncello. Aveva 83 anni

Si aggrava dopo un banale incidente: ex tipografo bassanese muore nove giorni dopo. È iniziato tutto lo scorso 16 agosto, quando Anacleto Bertoncello, da tutti conosciuto come “Cici”, pensionato di 83 anni, residente in via Melchiorazzo, alpino e volontario molto stimato in città, stava rientrando a casa da Cima Grappa. Era appena partito dalla località Lepre, zona che frequentava spesso, quando, nonostante la velocità moderata, ha perso il controllo della sua Ford Fiesta, uscendo di strada lungo la provinciale. L’auto era rimasta inclinata in un piccolo fossato a fianco della carreggiata. Fortunatamente, dopo pochi minuti, è stato visto da alcuni passanti che gli hanno subito prestato soccorso, raddrizzando l’auto e aiutandolo a uscire dall’abitacolo. Anche se dolorante, Bertoncello non credeva di essersi procurato lesioni rilevanti, per questo si è fatto accompagnare a casa e ha deciso di andare a riposare, nella speranza di sentirsi bene il mattino seguente. Pareva che tutto si fosse risolto per il meglio, restava solo da andare a recuperare l’auto, operazione che l’anziano si era ripromesso di fare l’indomani. Purtroppo non era così. Sin dal primo mattino, l’anziano ha accusato forti dolori al costato, così ha chiamato la figlia che l’ha accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale San Bassiano per un controllo. I medici gli hanno subito riscontrato la frattura dello sterno e di diverse costole: l’eta avanzata dell’ex tipografo, unita ai disturbi cardiaci dei quali soffriva da tempo, hanno convinto il personale sanitario a disporre l’immediato ricovero nel reparto di chirurgia. Le condizioni di Bertoncello inizialmente erano stabili, poi il peggioramento. Nei giorni successivi l’alpino è stato sottoposto a un delicato drenaggio pleurico. Nonostante l’assoluta attenzione del personale del reparto, il quadro clinico dell’anziano non accennava a migliorare, tanto da rendere necessario il trasferimento nel reparto di rianimazione, dove è rimasto ricoverato fino alla mezzanotte di venerdì, quando il suo cuore ha smesso di battere. I funerali, inizialmente fissati per il prossimo martedì, sono stati sospesi. Non è escluso che la procura, o la stessa direzione sanitaria dell’Ulss7 Pedemontana, decidano di disporre l’autopsia: un passaggio formale, che forse si renderà necessario per fare piena luce sulle cause del decesso. Ulteriori conferme si potranno avere solo nella giornata di lunedì. Bertoncello è ricordato da tutti come un uomo, “generoso e molto discreto. Un gran lavoratore, molto attaccato alla famiglia e agli amici fidati. Grande appassionato di montagna e dei cori alpini. Una penna nera sempre disponibile e sempre presente per chi aveva bisogno”. La figlia Patrizia e i parenti stretti, ci tengono a fare un ringraziamento. «Vorremmo ringraziare di cuore tutto il personale sanitario che in questi giorni difficili ha seguito il nostro caro “Cici” - spiegano -. Si parla sempre di malasanità, invece all’ospedale San Bassiano abbiamo trovato medici e infermieri bravissimi, molto preparati, sempre disponibili, con una grande sensibilità, non ci hanno fatto mancare il loro appoggio nemmeno per un attimo. Per questo, grazie». •

Francesca Cavedagna

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