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Bassano

Rubano l’oro
ma non le perle
«Portano sfortuna»

Via Riviera San Vito, nell’omonimo quartiere CECCON
Via Riviera San Vito, nell’omonimo quartiere CECCON
Via Riviera San Vito, nell’omonimo quartiere CECCON
Via Riviera San Vito, nell’omonimo quartiere CECCON

Entrano in casa mentre i proprietari sono in cucina a guardare la televisione e portano via gioielli per alcune migliaia di euro. Spregiudicati i ladri che sono entrati in azione qualche sera fa in quartiere San Vito.

Erano da poco passate le 22 quando Venanzio Abbatinali è salito per un attimo nella sua camera da letto, al primo piano di una bifamiliare di via Riviera San Vito, al civico 49. L’uomo voleva prepararsi per la notte, ma è stato proprio nel momento in cui frugava tra le sue cose che si è accorto che un cassetto, stranamente, era aperto e che mancavano all’appello alcuni gioielli. Ha chiesto quindi lumi alla moglie, per capire se i gioielli erano stati spostati.

Alla risposta negativa della consorte, però, i due non hanno più avuto dubbi: qualcuno si era appena intrufolato nella loro abitazione. A raccontare l’episodio è il figlio della coppia, Edoardo Abbatinali, di 25 anni.

«I ladri sono entrati dalla finestra della mia camera, che sbadatamente avevamo lasciato aperta - racconta - Io ero uscito di casa verso le 21.30, per cui probabilmente i malviventi si sono intrufolati prima delle 22. È probabile che mio padre li abbia mancati di poco quando è salito per un attimo in camera. Non oso immaginare cosa sarebbe potuto succedere qualora se li fosse trovati di fronte». Dopo una rapida conta dei danni, la famiglia Abbatinali ha chiamato i carabinieri.

«Ci hanno rubato gioielli per un valore totale di alcune migliaia di euro - afferma Edoardo - Hanno rubato anche l’orologio che avevo lasciato sopra il mio letto. Stranamente non hanno preso delle perle preziose che erano dentro i cassetti». Sembra però che quella dei ladri non sia stata una dimenticanza.

«I carabinieri ci hanno riferito che i malviventi con ogni probabilità erano nomadi di etnia rom - continua - perché, ci hanno detto, non rubano mai le perle, in quanto sono convinti che portino sfortuna».

La dinamica del furto è abbastanza chiara. Pare che i ladri siano riusciti a raggiungere la tettoia della camera del figlio scavalcando dalla casa vicina, dove in quel momento non c’era nessuno. Delle orme trovate sul prato lo confermerebbero. Approfittando del rumore del televisore, hanno fatto razzia senza che i proprietari si accorgessero della loro presenza.

«Per loro è stato quindi un gioco da ragazzi entrare - chiude - Probabilmente, controllavano le nostre mosse da diverse ore, e non appena sono uscito ne hanno approfittato. Dimenticarci di chiudere la finestra è stato un errore, ma nel nostro quartiere servirebbero maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine. Anche qualche telecamera non guasterebbe, visto che le uniche presenti sono quelle dei privati».

Enrico Saretta

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