<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Ponte raddrizzato «Ditte eccezionali Splendido lavoro»

Il Ponte Vecchio raddrizzato e sorretto dal “castello” in acciaio. CECCON Nico MantoanSara Ben KhalifaValentina De MasiRoberto BoscaMatteo TerenziValentino PiazzaTania StoccheroSonia Petri
Il Ponte Vecchio raddrizzato e sorretto dal “castello” in acciaio. CECCON Nico MantoanSara Ben KhalifaValentina De MasiRoberto BoscaMatteo TerenziValentino PiazzaTania StoccheroSonia Petri
Il Ponte Vecchio raddrizzato e sorretto dal “castello” in acciaio. CECCON Nico MantoanSara Ben KhalifaValentina De MasiRoberto BoscaMatteo TerenziValentino PiazzaTania StoccheroSonia Petri
Il Ponte Vecchio raddrizzato e sorretto dal “castello” in acciaio. CECCON Nico MantoanSara Ben KhalifaValentina De MasiRoberto BoscaMatteo TerenziValentino PiazzaTania StoccheroSonia Petri

Il ponte “raddrizzato” è una vera e propria botta di ottimismo per i bassanesi. Dopo anni nei quali il grande malato della città si è incurvato sempre di più, suscitando serie preoccupazioni, ora si legge una maggiore serenità nei volti di chi lo attraversa. I tecnici della ditta Inco sono osannati come dei veri e propri salvatori, tanto che in questi giorni non sono mancate le strette di mano da parte dei commercianti della zona. Non solo: l’altro giorno, al termine del sollevamento, alcuni bassanesi di origine trentina hanno offerto un rinfresco ai dipendenti della Inco e della C9 Costruzioni, la società che ha materialmente eseguito il sollevamento. Un sollevamento riuscito alla perfezione e che ha permesso ai bassanesi di tirare un sospiro di sollievo. «La gente prima attraversava il ponte con la paura che crollasse - afferma Matteo Terenzi -. Ora invece tutti passando sorridendo, senza timore. Oltre alla sensazione di maggiore sicurezza, avere il monumento dritto è anche un vantaggio per l’estetica della città». Il merito, per i bassanesi, va prima di tutto alle ditte che hanno operato sul campo. «Stanno svolgendo veramente un ottimo lavoro - sottolinea Roberto Bosca -. Prima, invece, la situazione era disastrosa. Cambiata l’azienda, c’è stato un miglioramento radicale. Ora i bassanesi sono sicuramente più contenti». Questa è anche l’opinione di Valentino Piazza: «La ditta è seria, ora il restauro procede bene». Nico Mantoan non si trattiene ed elogia pubblicamente i tecnici. «Stanno operando delle imprese eccezionali, dei gran lavoratori - riferisce -. Finalmente il restauro sembra procedere con il piede giusto. Speriamo che il tempo non faccia brutti scherzi». Anche Sara Ben Khalifa ora passeggia sul ponte con una maggiore tranquillità. «Prima avevo paura a camminarci sopra - confida -. Adesso invece si vede che è più dritto e quindi stiamo tutti più tranquilli». C’è chi, però, spende qualche parola di elogio anche per il Comune, come Tania Stocchero, commerciante di via Ferracina e quindi tra i bassanesi che hanno sofferto in misura maggiore l’odissea del restauro.«L’Amministrazione ha finalmente trovato la strada giusta per ripartire - afferma -. Per noi commercianti, dopo quello che abbiamo passato, è quasi una situazione surreale. Queste aziende sono bravissime e si meritano tutti i complimenti che abbiamo fatto loro in questi giorni». Concorda la collega Sonia Petri. «Ora la musica è cambiata - dice - però è evidente che in passato qualcosa non ha funzionato e che le responsabilità devono essere divise tra il Comune e la precedente ditta appaltatrice. È ovvio comunque che, quando si tratta di lavori di questo tipo, la serietà dell’impresa sia fondamentale». Valentina De Masi, invece, invita a non abbassare la guardia. «I lavori non sono ancora finiti - chiude -. Si tratta di un cantiere molto complicato, per cui l’attenzione deve rimanere massima». In questi giorni, la Inco proseguirà quindi con il recupero e la sistemazione dei pali di fondazione. Dopodiché inizierà una fase altrettanto delicata, e cioè la ricostruzione delle prime due stilate. •

Enrico Saretta

Suggerimenti