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Poletto chiude «Non ci sarà il bis ma resto nel team»

Il sindaco Riccardo Poletto irremovibile: non si ricandiderà
Il sindaco Riccardo Poletto irremovibile: non si ricandiderà
Il sindaco Riccardo Poletto irremovibile: non si ricandiderà
Il sindaco Riccardo Poletto irremovibile: non si ricandiderà

Poletto chiude ogni porta: non sarà lui, almeno stando alle sue ultime dichiarazioni, il candidato sindaco del centrosinistra. Inutile l’endorsement del vicesindaco Campagnolo, che gli ha chiesto ufficialmente di non abbandonare la corsa e di restare alla guida della coalizione con la quale sfidare il centrodestra alle prossime elezioni. Poletto è intenzionato a rimanere coerente con quanto annunciato ancora nei mesi scorsi. «Non ho intenzione di ripresentarmi come candidato sindaco - afferma -. Anche se sto ricevendo moltissime richieste in questo periodo, non ho cambiato idea». Alla base, rimarca Poletto, non ci sarebbero timori nell’affrontare altri cinque anni la complessità della vita amministrativa. Il caso del Ponte degli Alpini, in particolare, non l’ha scalfito. «Le motivazioni che mi hanno spinto a questa decisione non dipendono da pressioni di qualche tipo sul caso del restauro o su altre problematiche - prosegue Poletto - ma esclusivamente da questioni di tipo personale e piccoli problemi di salute». Niente difficoltà a tenere unita la maggioranza, come trapelato dalle parole di Campagnolo, che non ha nascosto la presenza di “anime” diverse tra i banchi dell’Amministrazione. «La nostra squadra, del resto, è sempre stata compatta - afferma il sindaco - tranne la fuoriuscita di Mattia Bindella, che non ho ancora compreso del tutto. Nella nostra maggioranza non ci sono particolari diversità di vedute, perché non ci sono figure eccessivamente eterogenee». Poletto, apprezzando le parole spese nei suoi confronti da Campagnolo, conferma comunque la sua disponibilità a dare una mano alla squadra. «Non so ancora in che termini, ma io resterò a disposizione - prosegue -. Rinunciare a candidarmi non è stata una decisione semplice, anche perché mi sarebbe piaciuto continuare. Ma oramai ho deciso». Le parole del sindaco non convincono però uno dei suoi oppositori, il capogruppo di Forza Italia Mariano Scotton. Per lui, le dichiarazioni del sindaco farebbero parte di una strategia studiata a tavolino. «Non mi piace parlare degli altri, ma a questa questione mi sento di dare una lettura personale - afferma -. Penso che Poletto abbia furbescamente calmierato e allentato l’attenzione attorno alla sua Amministrazione. Si è fatto passare per “padre nobile” fuori dai giochi ma credo che quando sarà il momento tornerà in pista, facendo passare il suo ripensamento per una scelta dettata dalle molte richieste nei suoi confronti e dalla volontà di mettersi a servizio della città». Scotton replica anche a Campagnolo, il quale ha affermato che perdere Poletto sarebbe dannoso per la città, in quanto Bassano ha ora bisogno di continuità. «Io credo invece che alla nostra città serva una discontinuità con l’Amministrazione precedente - chiude -. Ci sono troppe questioni ancora irrisolte che stanno incidendo in modo negativo nella qualità della vita di Bassano. Al di là del Ponte degli Alpini, i nodi irrisolti sono il polo Santa Chiara, la viabilità, l’urbanistica e il teatro». •

Enrico Saretta

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