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Bassano

Pazienti picchiati
al pronto soccorso
ma non c’è reato

Ivano Tolettini È nell’estate di due anni fa quando scoppia il caso, all’ospedale San Bassiano, delle percosse ai danni di pazienti drogati e alcolizzati. Sono difficili da gestire perché molto...
L’esterno dell’ospedale San Bassiano
L’esterno dell’ospedale San Bassiano
L’esterno dell’ospedale San Bassiano
L’esterno dell’ospedale San Bassiano

È nell’estate di due anni fa che scoppia il caso, all’ospedale San Bassiano, di alcuni pazienti drogati, alcolizzati e malati di Alzheimer molto agitati verso i quali sono usati metodi violenti al pronto soccorso. Della vicenda, fino a ieri, non si è mai saputo nulla pubblicamente. Gli ammalati «sono legati senza alcuna giustificazione e scopo curativo; subiscono pressioni alla trachea e ai testicoli e su di loro, per l’effettuazione di punture, vengono utilizzati aghi appositamente spuntati».

Un quadro pesante, come si legge nelle carte giudiziarie, tanto che la magistratura passa al setaccio questi episodi. Magari in qualche passaggio i testimoni, infermieri e medici, esagerano; in altri casi sono voci amplificate, ma che lo scenario sia preoccupante, lo dimostra il fatto che intervengono i vertici della struttura ospedaliera per azzerare ogni situazione di imbarazzo e capire qual è il contorno del fenomeno. Di lì a qualche mese ci saranno trasferimenti per porre fine a quella che un alto dirigente dell’ospedale, Claudio Menon, ricorrendo a una similitudine forte in una riunione di lavoro, per dare l’idea di quello che succedeva, definisce: «Sarà una guerra civile con vittime forse innocenti, ma nessun trasferimento è stato chiesto per motivi disciplinari». (...)

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Ivano Tolettini

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