<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Bassano

Molesta la miss
e la sua famiglia
38enne nei guai

Un’aula del tribunale di Vicenza, dove sarà celebrato il processo al bassanese
Un’aula del tribunale di Vicenza, dove sarà celebrato il processo al bassanese
Un’aula del tribunale di Vicenza, dove sarà celebrato il processo al bassanese
Un’aula del tribunale di Vicenza, dove sarà celebrato il processo al bassanese

BASSANO. Veronica lavora come ragazza immagine ed ha un fisico statuario. Comprensibile che si possa perdere la testa per lei. Ma non al punto, sottolinea la procura, da minacciarla e aggredirla, ferendola in diverse occasioni, tanto da costringerla non solo a cambiare abitudini di vita, ma anche a chiamare ripetutamente i carabinieri.

Sono le accuse che la procura, con il pubblico ministero Sorvillo, ha rivolto a Nicola Piazzon, 38 anni, residente a Bassano inviale XI Febbraio. Ieri il giudice Maria Trenti lo ha rinviato a giudizio, e l’imputato - difeso dall’avv. Andrea Tirondola - dovrà presentarsi in aula a partire dal 13 ottobre prossimo per difendersi dall’accusa di atti persecutori, oltre che di lesioni.

I fatti contestati sarebbero avvenuti a Bassano dal febbraio al settembre dello scorso anno. Una volta chiusa la storia d’amore con Veronica, Piazzon avrebbe iniziato a molestarla. Già nei mesi precedenti ci sarebbero state delle liti molto accese, nel corso delle quali avrebbe ferito la compagna che in tre occasioni era stata costretta a ricorrere alle cure mediche: era avvenuto nel febbraio e nell’agosto del 2015. Lei era guarita in una settimana.

L’imputato poi in diverse circostanze avrebbe minacciato l’ex fidanzata, con parole assai pesanti («ti uccido»), o dicendole che l’avrebbe sfregiata, o fatta sfregiare dagli amici, con l’acido. Ancora, l’avrebbe insultata con epiteti irriferibili, dandole costantemente della poco di buono.

Quando poi aveva scoperto che lei aveva avviato una nuova relazione con Matteo, si sarebbe intromesso nella lor vita privata, minacciandoli, anche davanti ad altre persone: «Devono morire», oppure «Io me ne andrò e succederà qualcosa per cui molte persone piangeranno», «ti faccio sparire, piangeranno sul tuo corpo».

L’ex compagna, il suo fidanzato e il figlioletto sarebbero stati costretti a vivere in uno stato di ansia e di timore per la loro incolumità, e a chiamare più volte il 112, «a causa delle continue aggressioni», annota il magistrato. Numerose anche le denunce sporte in caserma contro l’imputato, che poi si sarebbe calmato.

Ora Piazzon avrà modo di difendersi e di far valere le sue ragioni. 

D.N.

Suggerimenti