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Governo Cottarelli

Miria, la nuova
first lady
è bassanese

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La bassanese Miria Pigato è  moglie di Carlo Cottarelli
La bassanese Miria Pigato è moglie di Carlo Cottarelli
La bassanese Miria Pigato è  moglie di Carlo Cottarelli
La bassanese Miria Pigato è moglie di Carlo Cottarelli

BASSANO. È bassanese la nuova first lady italiana. Miria Pigato, moglie del neo presidente del Consiglio incaricato Carlo Cottarelli, è originaria di Bassano, dove ha vissuto prima di trasferirsi con il marito a Washington. Nella città del Grappa ha frequentato il liceo Brocchi, per poi specializzarsi in economia all’università e volare prima a Londra per un master, sempre in Economia, e poi negli States per lavoro. Come il nuovo presidente del Consiglio incaricato, anche lei è quindi un’economista esperta, in forza alla Banca Mondiale come practice manager. Se la vita della prossima first lady è dunque in perenne movimento tra gli Usa e l’Italia, nel Bassanese ci sono ancora le sue radici. Suo fratello, Giovanni Pigato, è infatti medico a Cassola e componente dell’Associazione Interprofessionale Bassanese. Proprio lui è stato il mediatore che ha permesso di organizzare diversi incontri di Cottarelli a Bassano nel corso degli anni, tra cui quello di febbraio all’hotel Belvedere, in vista delle elezioni del 4 marzo. Il rapporto tra l’economista e il medico bassanese è solido, tanto che si sono sentiti l’ultima volta proprio domenica sera, quando già il nome di Cottarelli cominciava a circolare come possibile premier. Poi ieri è arrivata la conferma e Pigato ha quindi sentito subito la sorella. «Era molto emozionata ma ovviamente anche un po’ preoccupata per l’incarico affidato dal Capo dello Stato al marito - afferma Giovanni Pigato -. Questo perché ci saranno tantissime recriminazioni da parte dei due partiti che non sono andati al Governo e altrettante recriminazioni. Per lei, come per il marito, non sarà sicuramente un periodo tranquillo». Pigato però conosce bene il cognato ed è convinto che riuscirà a gestire al meglio il compito che gli è stato affidato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «È una persona molto competente e sicura di sé - prosegue il cognato del premier - Il suo sarà essenzialmente un ruolo da “traghettatore”, che perseguirà senza un programma di governo e senza un partito dietro le spalle. Anzi, le sue idee politiche sono letteralmente all’antitesi rispetto a quelle che gli altri due partiti hanno portato avanti fino ad ora. In particolare, rispetto a loro ha un’idea totalmente diversa di Europa». Proprio il tema della moneta unica era stato al centro dell’incontro di febbraio a Bassano. In quell’occasione, il presidente del Consiglio incaricato aveva ammesso le difficoltà dell’economia italiana ad adattarsi all’euro, ma aveva anche ribadito con forza che sarebbe un errore tornare al passato. «Uscire dall’euro comporterebbe due problemi - aveva detto Cottarelli in quell’occasione -. Innanzitutto la difficoltà ad affrontare il periodo di transizione, visto che siamo molto integrati con il resto dell’Europa. Pensiamo poi a chi si è indebitato con l’euro: quali problemi sorgerebbero per pagare in lire i debitori esteri?». 

Enrico Saretta

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