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La rivolta di Borgo Zucco «Dimenticati dal Comune nella morsa dello smog»

Il presidente Mauro TorresanUn residente indica le auto che sfrecciano vicine alle caseUna veduta dall’alto di Borgo Zucco. Il quartiere protesta per l’elevato inquinamento FOTOSERVIZIO CECCON
Il presidente Mauro TorresanUn residente indica le auto che sfrecciano vicine alle caseUna veduta dall’alto di Borgo Zucco. Il quartiere protesta per l’elevato inquinamento FOTOSERVIZIO CECCON
Il presidente Mauro TorresanUn residente indica le auto che sfrecciano vicine alle caseUna veduta dall’alto di Borgo Zucco. Il quartiere protesta per l’elevato inquinamento FOTOSERVIZIO CECCON
Il presidente Mauro TorresanUn residente indica le auto che sfrecciano vicine alle caseUna veduta dall’alto di Borgo Zucco. Il quartiere protesta per l’elevato inquinamento FOTOSERVIZIO CECCON

«In dieci anni non è stato fatto nulla per combattere l’inquinamento di Borgo Zucco». Questa volta Mauro Torresan ha perso la pazienza. Nella sua ultima assemblea da presidente del comitato di quartiere, ha messo da parte la diplomazia e ha apertamente accusato l’Amministrazione Poletto, e pure il precedente esecutivo Cimatti, di non aver mantenuto le promesse per la salvaguardia ambientale del quartiere. Un quartiere che soffre per la presenza del vicino, e trafficatissimo, viale De Gasperi, una delle principali arterie stradali della città. La strada passa a pochi metri da una serie di casette a schiera, una decina, i cui abitanti in questi anni, sempre per voce di Torresan, hanno chiesto a più riprese degli interventi per mitigare l’impatto dello smog. «Una delle richieste fondamentali delle assemblee rionali del 2016 e 2017 era il posizionamento di una barriera antirumore e antismog lungo viale De Gasperi, all’altezza delle cosiddette “case Enel”, dove si sono registrati diversi casi di tumore - tuona il presidente del comitato - . Ciò fa sicuramente riflettere sulla qualità dell’aria nel nostro quartiere. In alternativa, s’ipotizzava il rinfoltimento della siepe esistente». Il comitato di quartiere aveva chiesto anche un costante monitoraggio dell’aria, attraverso l’installazione periodica di centraline dell’Arpav. Anche questa richiesta è rimasta lettera morta. «Purtroppo queste richieste che noi riteniamo estremamente importanti per la salute dei cittadini - afferma Torresan - non sono state esaudite se non in parte, con delle esigue piantumazioni nella zona indicata». Il presidente di quartiere ritiene perciò del tutto ingiusto il comportamento dell’Amministrazione nei confronti dei cittadini di Borgo Zucco. «Per la salute dei cittadini si deve fare di più - attacca -. Un’accorta politica di investimenti a medio termine avrebbe portato alla realizzazione della barriera anti-inquinamento sicuramente in tempi ragionevolmente brevi. Se dall’epoca della nostra prima richiesta fossero stati accantonati 30mila euro all’anno, in dieci anni avremmo ottenuto i 300mila euro necessari per la realizzazione dell’intervento. Purtroppo né la Giunta Cimatti né l’attuale Amministrazione hanno perseguito su questa strada». Presente all’assemblea di quartiere, il sindaco Poletto ha spiegato che un Comune non può accantonare delle somme annualmente, perché altrimenti si creerebbe un avanzo di amministrazione. «E l’avanzo di amministrazione per legge va inserito in un fondo specifico - sottolinea il primo cittadino -. Da quest’anno, però, una parte dell’avanzo di amministrazione è stata sbloccata dal Governo, per cui contiamo di poter programmare il posizionamento della barriera per il prossimo anno». •

Enrico Saretta

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