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La Regione al ministro: «Il Ponte va tutelato Serve un commissario»

I lavori per la costruzione delle ture sono iniziati proprio ieri ad opera della Brenta scavi FOTO  CECCONIl Ponte  degli Alpini torna al centro del dibattito politico con la richiesta della Regione di un commissario
I lavori per la costruzione delle ture sono iniziati proprio ieri ad opera della Brenta scavi FOTO CECCONIl Ponte degli Alpini torna al centro del dibattito politico con la richiesta della Regione di un commissario
I lavori per la costruzione delle ture sono iniziati proprio ieri ad opera della Brenta scavi FOTO  CECCONIl Ponte  degli Alpini torna al centro del dibattito politico con la richiesta della Regione di un commissario
I lavori per la costruzione delle ture sono iniziati proprio ieri ad opera della Brenta scavi FOTO CECCONIl Ponte degli Alpini torna al centro del dibattito politico con la richiesta della Regione di un commissario

Cristina Giacomuzzo INVIATA A VENEZIA «Il Ponte degli Alpini non è un patrimonio solo di Bassano e va tutelato. Per questi motivi bussiamo al ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, perchè nomini un Commissario ad acta per i lavori. Nessuna vessazione nei confronti dell’amministrazione comunale. E guai a pensare che si tratti di un atto politico. Qui c’è solo da agire per evitare il peggio». Per l’assessore regionale alla cultura, Cristiano Corazzari, l’importante è salvare il ponte, non importa chi sia a farlo. Questa è la risposta che ieri, in Consiglio regionale a Venezia, ha dato all’interrogazione, a firma del capogruppo della Lega, il bassanese Nicola Finco, in cui si chiedeva quali iniziative intendesse avviare la Giunta «per comprendere come il Comune proceda con le opere di restauro». LE DATE. La richiesta di Finco è datata 24 settembre quando, cioè, erano appena emerse le ultime problematiche legate alla ristrutturazione, cioè la necessità di interventi urgenti perché la stabilità del monumento era compromessa e la possibile chiusura al transito. È Corazzari che fa il quadro: «L’ufficio legale di palazzo Balbi ha studiato il caso per verificare se sia possibile chiedere l’intervento di un commissario per i lavori. E il percorso è fattibile. Attendiamo a breve una risposta. Non chiediamo il commissario per una questione di soldi, visto che la Regione ha contribuito con due finanziamenti uno da un milione e un altro da 700 mila euro, ma per la gestione degli iter amministrativi. Al 10 ottobre il Comune, che periodicamente ci ha aggiornato della situazione, spiegava che i lavori erano in corso, ma che il Ponte era transitabile. Poi, per l’ondata di maltempo di fine mese, è stato chiuso temporaneamente. A inizio novembre l’amministrazione comunale ci informava della riapertura e ripresa dei lavori. Considerata però la generale preoccupazione abbiamo inviato la richiesta al Ministero. Lo abbiamo fatto anche adesso che i lavori sembrano ripresi. Sarà il ministero a valutare se esistono i presupposti per nominarlo o meno. Il Commissario servirebbe a superare le difficoltà che si sono create e che si potrebbero ancora sviluppare per dare realizzazione in tempi certi». CRITICHE E AUSPICI. Finco è soddisfatto: «Siamo stati noi, ormai otto anni fa, a segnalare per primi in consiglio comunale la precarietà del ponte. Ad oggi a che punto siamo? Dopo tre anni dall’inizio del restauro i lavori sono finalmente ripresi e sembrano procedere. Tra interventi andati a rilento, gare d’appalto revocate, ricorsi al Tar, nuovi bandi di gara, però, si è perso molto tempo. Un disagio che, oltre a preoccupare i veneti sullo stato di salute di uno dei simboli di Bassano, crea gravi danni ai commercianti e agli esercenti nelle vicinanze del ponte. Se i lavori si dovessero di nuovo bloccare, mi auguro che il ministero accoglierà la richiesta della Regione e che verrà nominato un commissario che riconsegni finalmente il Ponte degli alpini ai bassanesi». Interviene anche l’assessore regionale, Elena Donazzan: «Il Commissario straordinario ad hoc è una soluzione auspicata da tempo visto che il Comune, organo competente per questi lavori di restauro, ha dimostrato la sua più totale incapacità a risolvere questo stallo. Ci sono danni di tutti i tipi: materiali, visto che il ponte continua a degenerare; commerciali, data la penalizzazione causata agli esercenti, in particolare quelli del borgo di Angarano sui cui è gravata una protratta chiusura per via del maltempo. Infine di immagine, vista la mole di stampa, anche nazionale, che ha parlato del degrado e delle vicende del nostro monumento simbolo. Ecco perché diventa importante la designazione di un Commissario che si occupi finalmente di una soluzione al tema dei lavori per il nostro Ponte». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Cristina Giacomuzzo

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