<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Bassano

L'odissea di Fabio
Tiri a segno
contro la malattia

.
Fabio Merlo tra i suoi maestri Andrea Ganassin e Maurizio Mantesso
Fabio Merlo tra i suoi maestri Andrea Ganassin e Maurizio Mantesso
Fabio Merlo tra i suoi maestri Andrea Ganassin e Maurizio Mantesso
Fabio Merlo tra i suoi maestri Andrea Ganassin e Maurizio Mantesso

BASSANO. Quando dal medico ti arriva la notizia che sei malato di tumore il tempo si ferma e la mente corre alla ricerca di speranze che tardano ad arrivare. Se poi, invece di uno soltanto, sei colpito da ben quattro tumori allora ti crolla il mondo addosso. È quanto è successo a un operaio della Baxi, nonché artigliere alpino e consigliere del Gruppo Alpini di Angarano, Fabio Merlo, classe 1968. 

 

È una storia da raccontare, la sua, perché può essere di stimolo a tante altre persone: ha saputo far fronte al dramma provando a contrastare il male grazie a esercizi di Thai Chi, un’antica arte marziale che si è trasformata, nel corso dei secoli, in una raffinata forma di esercizio per la salute ed il benessere, e al tiro a segno. E alle recenti Alpiniadi, svoltesi nel Bassanese, Fabio nel tiro a segno s’è classificato terzo, fra una quarantina di tiratori di ogni parte d’Italia. 

 

«Undici anni fa – confida – mi hanno diagnosticato un tumore al rene e cinque anni dopo un carcinoma al retto. Per finire ecco ancora tumori, con metastasi a entrambi i polmoni. Ho dovuto affrontare ben dieci interventi e poi un giorno, al Day hospital dell’ottavo piano, ho conosciuto la psicologa dell’Associazione oncologica San Bassiano onlus, Elena Pasquin, che mi ha parlato delle attività messe a disposizione, gratuitamente, da questa istituzione di volontariato per i malati di cancro. Ho scelto il Thai Chi.

Suggerimenti