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Romano d'Ezzelino

Il provveditore
chiede la scaletta
del concerto

Il dirigente scolastico provinciale Giorgio CoràL’istituto comprensivo di Romano. FOTO CECCON
Il dirigente scolastico provinciale Giorgio CoràL’istituto comprensivo di Romano. FOTO CECCON
Il dirigente scolastico provinciale Giorgio CoràL’istituto comprensivo di Romano. FOTO CECCON
Il dirigente scolastico provinciale Giorgio CoràL’istituto comprensivo di Romano. FOTO CECCON

ROMANO D'EZZELINO. Sul caso diventato di dominio pubblico da qualche giorno relativo al concerto scolastico natalizio 2014 all’istituto comprensivo di Romano d’Ezzelino, interviene ora anche il provveditorato agli studi di Vicenza, che chiede alla dirigente scolastica una relazione con il programma esatto del concerto dello scorso anno, insieme al programma, motivate, di quello di quest’anno. Giorgio Corà, direttore dell’Ufficio scolastico territoriale di Vicenza (l’ex Provveditorato agli studi), non appena scoppiata la polemica sul concerto natalizio eseguito lo scorso anno con un programma musicale che ha visto l’esecuzione di brani quasi esclusivamente etnici, ha richiesto immediate delucidazioni alla dirigenza scolastica, per mettere in chiaro tutti i possibili risvolti della vicenda, ma anche per avere sottomano la posizione ufficiale dell’istituto, ovviamente sottoscritta dalla preside Maria Luisa Chenet.

Che cosa può dire a proposito di questa vicenda?

«Prima di essere in possesso di dati precisi da parte della dirigenza della scuola - spiega il provveditore - non posso prendere posizione».

Qual è la posizione della preside, che almeno con lei ha parlato. Come è stata giustificata la scelta dei brani del concerto dell’anno scorsoi?

«Alla dirigente Chenet ho chiesto di inviarmi una relazione scritta sul concerto dello scorso anno, con tanto di scaletta eseguita dagli alunni. Tutta la documentazione dovrebbe arrivarmi entro questa settimana. Prima di aver letto i documenti non posso prendere posizioni dettagliate, ma posso dire che da un primo colloquio avuto con la dirigenza, questa non conferma la netta maggioranza di canzoni etniche eseguite durante il concerto dello scorso anno. La preside, invece, mi ha riferito che sono state eseguiti molti brani della tradizione, altri erano di origine ebraica e rinascimentale, poi c’era un piccolo cappello etnico».

“Musica ebraica e rinascimentale”... ma la maggior parte dei presenti ha sentito canzoni arabe ed africane. Canzoni che ora hanno fatto scoppiare il caso. Possibile che circa mille genitori insieme a una parte della Giunta comunale abbiano sentito male e che si siano inventati tutto?

«Questo non posso proprio dirlo - specifica Corà - È uno dei motivi per cui ho chiesto alla dirigenza dell’istituto comprensivo di farmi una relazione dettagliata. È comunque possibile che alcune musiche, nel contesto, siano state mal interpretate. Con la scaletta di tutti i brani eseguiti lo scorso anno, che ho richiesto ad integrazione della relazione, non ci sarà possibilità di sbagliare. Anche perché tutti i dettagli dovranno rispettare rigorosamente la verità, in caso contrario la dirigenza dovrebbe risponderne direttamente di fronte a un giudice».

In molti, amministrazione comunale compresa, dicono che, viste le polemiche, il concerto di Natale, tradizione decennale della scuola, quest’anno salterà. Lei come interpreterebbe una simile scelta?

«La dirigente di Romano mi ha riferito che lo faranno - commenta Corà - Se questo non dovesse avvenire, dal momento che il concerto è una tradizione molto importante per l’istituto, mi aspetto di trovare inclusa nella relazione una motivazione che possa giustificare efficacemente la scelta didattica».

Francesca Cavedagna

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