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Il Brenta sotto la soglia Riapre il Ponte Vecchio Ed è festa tra le due rive

Il Brenta scende a quota 1,47 metri, iniziano i controlli  Dopo 12 giorni, il semaforo torna verde e il Ponte Vecchio è nuovamente percorribile. FOTO CECCON
Il Brenta scende a quota 1,47 metri, iniziano i controlli Dopo 12 giorni, il semaforo torna verde e il Ponte Vecchio è nuovamente percorribile. FOTO CECCON
Il Brenta scende a quota 1,47 metri, iniziano i controlli  Dopo 12 giorni, il semaforo torna verde e il Ponte Vecchio è nuovamente percorribile. FOTO CECCON
Il Brenta scende a quota 1,47 metri, iniziano i controlli Dopo 12 giorni, il semaforo torna verde e il Ponte Vecchio è nuovamente percorribile. FOTO CECCON

C’è chi ha scomodato persino l’anniversario della caduta del Muro di Berlino. Paragone eccessivo che sia, la giornata di ieri è destinata comunque ad entrare negli annali della storia bassanese. Il Ponte degli Alpini è stato riaperto. Dopo due settimane di passione, in particolare per Borgo Angarano, sono stati effettuati i controlli al monumento e i tecnici hanno deciso di riaprirlo al transito pedonale. Ieri mattina i sub sono riusciti finalmente a entrare nell’alveo del fiume Brenta. Nei giorni scorsi non era stato possibile. L’acqua era ancora troppo alta e, soprattutto, troppo veloce. Inoltre, era eccessivamente torbida, e quindi non garantiva un’adeguata visibilità. Nelle ultime ore l’altezza del Brenta, però, è continuata a scendere. Ieri mattina, in particolare, oscillava attorno alla soglia di sicurezza, quel metro e 55 centimetri stabilito dal sindaco Riccardo Poletto per tutta la durata dei lavori di somma urgenza. A mezzogiorno in punto il fiume è andato giù fino a 1,47 metri e il direttore dei lavori di somma urgenza, l'ingegner Gianmaria De Stavola, ha deciso che il tempo delle attese era finito e che bisogna agire. De Stavola si è consultato quindi con il dirigente dell'Area Lavori Pubblici Walter Stocco e con il Responsabile Unico del Procedimento Diego Pozza: la decisione di far scattare i controlli è stata presa di comune accordo. I sub erano già operativi sull’isolotto Pusterla e nel giro di mezz’ora sono entrati in azione. Con il gommone hanno raggiunto la base delle stilate e hanno iniziato una ricognizione del loro stato. La preoccupazione maggiore riguardava l’impatto dei materiali durante la grande piena di lunedì scorso, quando contro le stilate si era abbattuto di tutto, compresi cartelli stradali e tronchi. In effetti, qualche danno le stilate lo hanno avuto, come si è avuto modo di appurare durante i controlli, proseguiti per circa un'ora. «Il ponte ha preso qualche botta – ha informato infatti l’assessore ai lavori pubblici Roberto Campagnolo – ma i dati misurati e i nuovi rilievi eseguiti ci hanno comunque consentito la riapertura. Siamo felici per il superamento di questa fase emergenziale. Ora avanti tutta con i lavori». I lavori di somma urgenza riprenderanno infatti la prossima settimana. L’ing. De Stavola ha assicurato che nel giro di una decina di giorni saranno completati. A quel punto il ponte sarà in sicurezza e si potrà anche alzare la soglia a 2,76 metri. È atteso per la metà di dicembre il riavvio del restauro vero e proprio del monumento palladiano. Intanto, sul ponte si festeggia. Ieri i commercianti della zona, in particolare quelli di Borgo Angarano, erano al settimo cielo, tanto che non sono mancati i brindisi per la riapertura, come per provare a lasciarsi alle spalle le ultime due settimane, che sono state foriere di pesanti disagi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Saretta

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