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Bassano

«Hanno il mio gatto»
E fa denuncia
contro animalisti

Il gatto color nocciola che è stato sottratto a Luigi Marchiori
Il gatto color nocciola che è stato sottratto a Luigi Marchiori
Il gatto color nocciola che è stato sottratto a Luigi Marchiori
Il gatto color nocciola che è stato sottratto a Luigi Marchiori

«Un’associazione che tutela gli animali ha preso il mio gatto e lo ha affidato a un’altra famiglia. Ma noi siamo molto affezionati a quel micio e lo rivogliamo a casa». Si è rivolto persino ai carabinieri, Luigi Marchiori, 55 anni, residente in via Monte Ortigara a Bassano, che da quasi due mesi ha perso le tracce del suo animale domestico. Venire a capo di questa vicenda pare impossibile perché le risposte degli animalisti, tra «io l’ho avuto solo per qualche giorno», «non so dove sia», «lo hanno preso altre ragazze», sono a dir poco evasive. L’Arma però sta indagando per appropriazione indebita e presto potrebbero esserci dei risvolti penali piuttosto seri.

«Era il 30 marzo - racconta Marchiori - quando il nostro gatto color nocciola, che ha tre anni ed è sterilizzato, non è più tornato a casa. Ha sempre vissuto con me e mia moglie ma aveva anche l’abitudine di girovagare nel quartiere e lo abbiamo sempre lasciato libero. Quel giorno è uscito per il suo solito giretto e non lo abbiamo più visto, così abbiamo appeso dei volantini con la sua foto e i nostri numeri di telefono».

Un paio di settimane più tardi, Marchiori è stato contattato da un’estetista che lavora in via Passalacqua, la quale ha raccontato che nei giorni precedenti delle ragazze di passaggio le hanno chiesto informazioni su un gatto presente fuori dal suo negozio, che lei conosceva bene. Si trattava proprio del suo micio, che di tanto in tanto passava anche di là. Navigando su Facebook, poi, sono spuntati dei “post” sul ritrovamento di un gatto in via Passalacqua, con tanto di foto e numeri di cellulare. «L’ho riconosciuto subito - afferma Marchiori - era il mio gatto».

L’estetista ha subito telefonato ai referenti di quella pagina per dire che quell’animale aveva un proprietario e dovevano riportarlo indietro, senza però ottenere alcun risultato.

«Abbiamo telefonato anche noi - assicura Luigi Marchiori - ma le risposte sono sempre state vaghe e nessuno ci ha saputo dire che fine avesse fatto il nostro gatto. I “post”, inoltre, di lì a breve sono spariti. Abbiamo quindi contattato Sabrina Zilio, referente dell’associazione “Gatti di Manuela”, a cui era in qualche modo legato l’annuncio apparso su Facebook, la quale mi ha detto che ha effettivamente avuto in custodia l’animale per tre giorni ma poi lo ha ceduto, senza dirmi altro».

Marchiori, non riuscendo a venire a capo della questione, si è così rivolto ai carabinieri. «Rivoglio a tutti i costi il mio gatto, gli siamo molto affezionati - conclude -. È probabile che, avendolo visto libero, abbiano pensato che non avesse una casa, ma è sterilizzato, tatuato e aveva un collarino. Riteniamo che lo abbiano dato in adozione, ma noi faremo tutto il possibile per riportarlo a casa».

Davide Moro

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