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Frana a Campocroce Provinciale Giardino chiusa alla viabilità

La segnaletica che a Semonzo indica la chiusura della provincialeUna parte dei massi caduti sulla provinciale Giardino a partire da venerdì scorso sul Grappa
La segnaletica che a Semonzo indica la chiusura della provincialeUna parte dei massi caduti sulla provinciale Giardino a partire da venerdì scorso sul Grappa
La segnaletica che a Semonzo indica la chiusura della provincialeUna parte dei massi caduti sulla provinciale Giardino a partire da venerdì scorso sul Grappa
La segnaletica che a Semonzo indica la chiusura della provincialeUna parte dei massi caduti sulla provinciale Giardino a partire da venerdì scorso sul Grappa

La montagna frana ancora, bloccata la strada che da Semonzo porta a Cima Grappa. È successo a pochi giorni dalla Montegrappa Bike Day, l’evento sportivo che sabato radunerà a Bassano migliaia di ciclisti, pronti a sfidare il Massiccio lungo un percorso di quasi 60 chilometri. Ora però, in seguito allo smottamento, parte del tracciato dovrà ora essere necessariamente deviato. La preoccupazione maggiore, tuttavia, sul Massiccio è legata all’intervento dei mezzi di soccorsi, che per raggiungere le quote più elevate del Grappa, in caso di interventi di emergenza, hanno un’unica possibilità: l’elicottero. Importanti ricadute si prevedono anche sul turismo del volo libero, con i piloti che di fatto si vedono quasi completamente bloccati gli accessi alle zone di decollo della Val Rossa. I primi smottamenti che ha fatto franare sulla provinciale Giardino tonnellate di roccia sono iniziati già venerdì scorso quando massi di grosse dimensioni si sono staccati dalla parete montana adiacente alle gallerie in località Cornosega. L’allarme è stato lanciato ieri mattina da alcuni passanti, che si sono trovati di fronte allo smottamento, quasi certamente causato dalle abbondanti precipitazioni di questi giorni. L’evento franoso e il concreto timore che la montagna possa cedere ancora hanno imposto la chiusura al traffico della Provinciale, nel tratto compreso tra il chilometro 9 il chilometro 11. Per raggiungere località Campo Croce, adesso, l’unica via di accesso (solo in andata) è la strada interna di Col Serai, ovvero una strada sterrata, larga poco più di una mulattiera, percorribile solo con mezzi idonei. Per la discesa, invece, è obbligatoria la deviazione per Boscon-Val dei Lebi, dove il tratto intercluso si può bypassare tramite una carrareccia (ex strada militare) che collega Col Serai a Campo Croce. La chiusura potrebbe durare per diversi giorni, se non settimane. I tecnici della Provincia di Treviso, sono già al lavoro per rimuovere il materiale instabile, “verificare la necessità di opere di protezione, messa in sicurezza e di ripristino delle condizioni di esercizio della direttrice stradale”. Ma il problema appare più profondo. «La mia preoccupazione - dichiara il presidente della Provincia della Marca Stefano Marcon – è che questa strada risulta molto frequentata in questo periodo, sia per le celebrazioni della Grande Guerra, sia per le manifestazioni sportive classiche della stagione. La sua importanza ed utilità è anche riferita all’accesso a numerosi alpeggi e attività agrituristiche. Il perdurare di queste condizioni meteorologiche, non fa sperare nulla di buono e quei versanti, potrebbero dare ulteriori segnali di cedimento.» «So che mi ripeto – ribadisce Marcon – ma quando sostengo che la “coperta è troppo corta” mi riferisco a quei finanziamenti che abbiamo da poco ottenuto e che sono insufficienti per mantenere non solo uno stato di manutenzione ordinaria della viabilità, ma soprattutto, garantire lo stato di sicurezza per eventi improvvisi e non prevedibili». Oggi è previsto un incontro dei tecnici in Provincia. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca Cavedagna

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