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Etra si divide sull’uso degli utili

I consiglieri comunali della Commissione ambiente in visita al digestore di Quartiere Pré, gestito da Etra
I consiglieri comunali della Commissione ambiente in visita al digestore di Quartiere Pré, gestito da Etra
I consiglieri comunali della Commissione ambiente in visita al digestore di Quartiere Pré, gestito da Etra
I consiglieri comunali della Commissione ambiente in visita al digestore di Quartiere Pré, gestito da Etra

Altri 8 milioni di utili per Etra. Il Consiglio di sorveglianza della multiutility ha approvato all’unanimità il bilancio 2017, dal quale emerge che, in linea con il 2016, la società ha macinato utili per 7 milioni e 600 mila euro. La loro destinazione è stata oggetto dell’assemblea dei soci di ieri sera, nella quale sono emerse due linee contrapposte. Quella dell’asse Bassano-Cittadella, favorevole a mantenere gli utili in Etra per gli investimenti, e quella dell’asse Asiago-Selvazzano e parte del Padovano, propensa a distribuire i soldi ai Comuni soci. Alla fine si è deciso di mantenere il 75% in Etra e distribuire il 25% tra i soci. I Comuni bassanesi, Bassano escluso, sono usciti al momento della votazione. Utili a parte, anche gli altri numeri di Etra sono positivi. Il bilancio 2017 chiude infatti con un valore della produzione stabile (+ 0,3%: da 171,5 a 172 milioni), grazie al contenimento delle tariffe nei servizi ambientali. Il valore aggiunto, dato dalla differenza tra il valore e i costi della produzione di beni e servizi, è di 76,5 milioni di euro. È il dato che misura la capacità dell’azienda di creare le condizioni per distribuire ricchezza. Soddisfacente anche il margine operativo lordo, a 43,4 milioni. I dati si completano con la posizione finanziaria netta, che scende del 18%, da oltre 71 a 58 milioni di euro, col 94% del debito a medio e lungo termine L’indice di solidità finanziaria raggiunge invece 1,34, mentre gli investimenti ammontano a 35,3 milioni di euro, l’85% dei quali per il servizio idrico integrato per la manutenzione e l’estensione delle reti dell’acquedotto e delle fognature e per interventi nella depurazione. Il totale degli investimenti è in lieve calo a causa della riduzione di finanziamenti da enti esterni, come la Regione. Nel dettaglio, l’investimento pro capite nel sistema idrico è pari a 50 euro ad abitante, a fronte di un dato italiano di 37 euro o dei 39 euro della Spagna. Nel complesso, dal 2006 al 2017, Etra nel servizio idrico integrato ha investito 324 milioni di euro. «Si sono unite le forze per mantenere la rotta verso il contenimento delle tariffe, gli investimenti nelle infrastrutture e il recupero delle perdite idriche - afferma il presidente del Consiglio di sorveglianza Cristiano Montagner -: questi restano i nostri principali impegni per il futuro». «I dati confermano che siamo perfettamente in regola con la tabella di marcia - puntualizza il presidente del Consiglio di gestione Andrea Levorato - indicata dal masterplan». Proprio Levorato è stato nominato presidente del Comitato dei garanti di utilitalia. l’associazione nazionale delle aziende che gestiscono i servizi pubblici. La Commissione dei garanti sorveglia la regolarità degli atti e si occupa di prevenire l’illegalità nelle aziende partecipate. Ieri, intanto, i consiglieri comunali di Bassano della commissione ambiente e il vicesindaco Roberto Campagnolo hanno visitato l’impianto di quartiere Prè, che trasforma i rifiuti domestici in compost e in energia elettrica. Ogni anno vengono trattate 35 mila tonnellate di umido, 6 mila tonnellate di verde e vengono prodotti 10 milioni di kwh di energia elettrica. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Saretta

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