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Esce di casa a comprare un gelato per il nipotino e viene travolta da un tir

Maria Rosella Borso, 64 anni, la vittimaLa scena del terribile incidente a poca distanza dal semaforo di Rosà. FOTOSERVIZIO CECCON
Maria Rosella Borso, 64 anni, la vittimaLa scena del terribile incidente a poca distanza dal semaforo di Rosà. FOTOSERVIZIO CECCON
Maria Rosella Borso, 64 anni, la vittimaLa scena del terribile incidente a poca distanza dal semaforo di Rosà. FOTOSERVIZIO CECCON
Maria Rosella Borso, 64 anni, la vittimaLa scena del terribile incidente a poca distanza dal semaforo di Rosà. FOTOSERVIZIO CECCON

Mortale a Rosà, nota barista del paese investita da un camion: era appena stata a prendere un gelato per il nipotino. I familiari, arrivati per il riconoscimento: «Non è possibile, l’avevamo vista meno di un’ora fa, era uscita per andare a prendere il nipotino a scuola. Era una mamma e una nonna generosa, per lei la famiglia era tutto». Il drammatico incidente è avvenuto in via Capitano Alessio, tratto della statale 47 che attraversa l’abitato di Rosà. Erano quasi le 17, quando Maria Rosella Borso, 64 anni, titolare del noto locale “Civico 130”, stava per rientrare a casa. Era appena uscita dalla gelateria lungo la statale, con sè non aveva documenti: non le servivano, sapeva che sarebbe tornata in pochi minuti, avrebbe sistemato le ultime cose e poi sarebbe ripartita per aprire il bar. E lei era sempre molto meticolosa. Il traffico era intenso. Secondo una prima sommaria ricostruzione effettuata dagli agenti della polizia locale Ne.Vi, guidati dal comandante Thomas Bertoncello, sembra che la barista abbia tentato di attraversare.È scesa dalla bici, ha inziiato a portarla a mano e ha aspettato il momento migliore. Maria Rosella conosceva benissimo i rischi della statale, ha guardato bene prima di scendere dal marciapiede per raggiungere l’asfalto. Quando l’ha fatto, un camion con targa austriaca che stava viaggiando in direzione Cittadella, si è avvicinato. Non sembra che l’autista stesse andando particolarmente veloce: il traffico intenso, con le colonne al semaforo che si stavano già ingrossando, non glielo avrebbe permesso. Resta da capire cosa sia accaduto. Forse a un certo punto la barista deve aver pensato che non sarebbe riuscita ad attraversare entrambe le corsie di marcia. Aveva quasi raggiunto il centro della carreggiata quando pare abbia esitato e accennato a tornare indietro. Ma a quel punto il camion aveva già guadagnato strada ed era a ridosso dalla donna, che in una manciata di secondi è sparita nell’angolo cieco della motrice. Non si sa se il camionista l’abbia vista. È successo tutto in un istante: il camion non si è fermato, la donna è stata travolta ed è finita sotto le ruote anteriori. L’urto ha fatto fermare l’autista immediatamente, ma per Maria Rosella non c’era già più nulla da fare. Troppo gravi le lesioni riportate nell’impatto: la donna è deceduta praticamente sul colpo. Inutili i tentativi di rianimazione dei sanitari del 118, che hanno solo potuto dichiararne il decesso. Gli agenti della polizia locale Ne.Vi hanno eseguito i rilievi di rito, la ricostruzione esatta della dinamica è ancora in fase di definizione. La Procura di Vicenza ha disposto il sequestro del camion e non è escluso che nelle prossime ore vengano richiesti accertamenti autoptici sul corpo della vittima. L’autista, Johann Pfeifenberger, 44 anni, è stato indagato per omicidio stradale. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca Cavedagna

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