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Dopo il pestaggio vuole vendicarsi a colpi di machete

Gli inquirenti con il machete sequestrato all’uomoLa ferita di Christian Olivo
Gli inquirenti con il machete sequestrato all’uomoLa ferita di Christian Olivo
Gli inquirenti con il machete sequestrato all’uomoLa ferita di Christian Olivo
Gli inquirenti con il machete sequestrato all’uomoLa ferita di Christian Olivo

Sbandato di Mussolente minaccia con un machete un giovane alla fermata del bus. L’arma gli era appena stata venduta in un negozio del centro storico di Bassano, dove l’uomo, Christian Olivo, 45 anni, era entrato sanguinante e alterato dopo aver subito un pestaggio nella zona della stazione ferroviaria per mano di una banda di marocchini, ancora non identificati. Era intenzionato, evidentemente, a farsi giustizia ma se l’era presa anche con un cittadino inerme: il pronto intervento della polizia ha evitato il peggio. L’incredibile episodio, avvenuto in tre atti, ha avuto inizio nel tardo pomeriggio di venerdì, nel parco dei giardini di Largo Parolini: zona ricettacolo di malviventi e sbandati. Intorno alle 18.45 le telecamere comunali, installate nel piazzale della stazione, hanno inquadrato due uomini, tra i quali appunto Olivo, seduti su una panchina. Sono stati raggiunti da tre marocchini che hanno avvicinato Olivo e avviato un’accesa discussione finita a pugni in faccia. L’italiano è rimasto ferito al volto, nella zona dell’occhio sinistro, e ha cominciato a perdere sangue. Una volta che i suoi aggressori si sono allontanati, deve aver deciso di vendicarsi. In quelle condizioni, e in evidente stato di alterazione alcolica, ha raggiunto la ferramenta Ussaggi, in piazza Garibaldi, dove ha acquistato un machete di una quarantina di centimetri, al costo, in saldo, di 45 euro. Poi ha fatto dietrofront ed è tornato ai giardini della stazione, dove le telecamere l’hanno nuovamente immortalato, questa volta con il machete in pugno, presumibilmente impegnato a dimostrare all’amico testimone dell’aggressione, come avrebbe vendicato il regolamento di conti. Non contento, forse per testare l’effetto che quel coltellaccio avrebbe potuto avere sui suoi “nemici”, Olivo ha raggiunto la vicina stazione dei bus, dove c’era un giovane musicista di Povolaro di appena vent’anni, arrivato a Bassano per prendere lezioni di tromboncino. Il ragazzo aspettava il bus che lo doveva portare a casa. Si è trovato di fronte un esagitato Olivo, che in perfetto stile “ninja”, ha improvvisato la simulazione di un attacco, roteando l’arma in aria e avvicinandolo al collo del malcapitato. Il ragazzo, terrorizzato è fuggito e ha si è dato alla fuga, allertando il 113. Gli agenti del commissariato pochi minuti dopo sono intervenuti con quattro pattuglie: hanno rintracciato Olivo e lo hanno circondato, pistole in pugno. L’uomo a quel punto ha deposto l’arma. Condotto negli uffici di via Pecori Giraldi, è stato denunciato per minaccia aggravata e porto d’armi atte ad offendere. •

Francesca Cavedagna

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