<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«Consumo zero e tutela alle case del primo ’900»

Chiara Nichele, nuovo assessore all’Urbanistica di Bassano CECCON
Chiara Nichele, nuovo assessore all’Urbanistica di Bassano CECCON
Chiara Nichele, nuovo assessore all’Urbanistica di Bassano CECCON
Chiara Nichele, nuovo assessore all’Urbanistica di Bassano CECCON

«Porre le basi per azzerare il consumo di suolo e premiare chi riqualifica aree già edificate, anziché aggiungere cemento a quello che già c’è». La neoassessore all’urbanistica, Chiara Nichele, entrata in Giunta dopo le dimissioni di Linda Munari, annuncia le linee guida del suo incarico. «In primavera si vota – commenta – ma anche in pochi mesi si può impostare un lavoro destinato a durare. In particolare l’obiettivo è andare verso una “città riqualificata” inserendo degli incentivi per chi sceglierà di non consumare terreno libero. Il meccanismo a premi è nelle possibilità di un Comune e vogliamo analizzarlo in profondità». Sullo stesso fronte, l’assessore auspica «un intervento culturale che anche attraverso dei laboratori aiuti a comprendere il valore del recupero e della pianificazione urbanistica». In sostanza, si tratterebbe di replicare quanto sta accadendo in relazione alla mobilità sostenibile, se possibile coinvolgendo anche l’Urban center di via Porto di Brenta. «L’idea è avere una pianificazione “a porte aperte” interessando il più possibile i cittadini – riprende l’assessore -. Una legge nazionale sull’urbanistica partecipata ancora non c’è, però ci sono esperienze, quasi in ogni regione d’Italia dalle quali si possono ricavare spunti». E se manca la legge nazionale, è comunque già fissato il termine europeo per lo stop al consumo di suolo: dal 2050 la riqualificazione dell’esistente dovrà essere la regola e l’assessore vuole prendersi per tempo. «Le direttive della Ue parlano chiaro – evidenzia Nichele -, ed è bene imboccare già da ora la strada verso il consumo zero. Un buon punto di partenza, in questo senso, è assegnare un valore primario alla riqualificazione rispetto all’espansione del cemento. L’amministrazione Poletto su questo fronte è già attiva, si tratta di proseguire sulla strada tracciata». Sul versante della tutela, invece, l’assessore punta a far riconoscere ufficialmente il valore storico degli edifici del ‘900. «In questo caso non è l’Europa, ma la regione Veneto a dettare le linee guida – spiega -. Siamo arrivati a una legge che introduce forme di tutela per le architetture del ‘900 e vogliamo applicarla». Da viale Venezia, alla cintura di prima espansione oltre le mura del centro, gli esempi in città non mancano. E una volta arrivati alla tutela, si potrebbe ragionare in termini di turismo. «Non mi occuperò di promozione – precisa -, ma in chiave turistica Bassano può fare leva anche sul primo scorcio del XX secolo e sono certa che, in termini di valorizzazione, i prossimi mesi saranno un orizzonte ampio a sufficienza per portare a casa dei risultati». È un’agenda, quella annunciata a stretto giro dall’ingresso in Giunta, che andrà coordinata con gli impegni in consiglio comunale a Valstagna. Come anticipato al passaggio di consegne con l'ex collega Munari, l’assessore conferma che conserverà il seggio di capogruppo di opposizione a Valstagna. «Abbiamo verificato – chiude – e incompatibilità non ce ne sono. In Valbrenta mi sono presa un impegno con gli elettori e mi sarebbe dispiaciuto chiudere prima del tempo il mandato». •

Lorenzo Parolin

Suggerimenti