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Con la Bretella sud il Bassanese

Il cantiere del casello di Casoni-Loria della futura Pedemontana
Il cantiere del casello di Casoni-Loria della futura Pedemontana
Il cantiere del casello di Casoni-Loria della futura Pedemontana
Il cantiere del casello di Casoni-Loria della futura Pedemontana

Ingrana la quarta il progetto di una nuova bretella che dal casello della Pedemontana di Mussolente porti fino a Castelfranco e, da qui, a Padova. I sindaci non hanno alcuna intenzione che i loro incontri sull’argomento restino solo parole al vento e proprio ieri dalla Provincia di Treviso hanno ricevuto la bozza di un documento che sarà presto spedito alla Regione Veneto affinché prenda in mano la questione. Una questione decisiva per tutta la viabilità del Bassanese e portata avanti tra i primi dall’Amministrazione di Romano, che a maggio di quest’anno aveva organizzato un incontro mettendo sul piatto la questione dell’incremento del traffico nel territorio una volta che la Pedemontana sarà conclusa e, con essa, aprirà il casello di Mussolente-Loria. La settimana scorsa gli amministratori di Mussolente e Romano, assieme ad altri della Valbrenta, ai colleghi del vicino Trevigiano, ai vertici delle Province e ai rappresentanti delle categorie economiche, si sono trovati nella sede della provincia di Treviso per trovare unità d’intenti. In meno di una settimana è stata predisposta una prima bozza del documento che entro poche settimane sarà spedito alla Regione Veneto. Nero su bianco, i sindaci chiedono una strada nuova di zecca. Il percorso è già stato individuato: la nuova bretella s’innesterebbe al casello di Mussolente-Loria, bypasserebbe Castello di Godego per immettersi infine nella strada 308, la nuova “statale del Santo”, all’altezza della rotatoria ovest di Castelfranco. Il motivo della richiesta? «Migliorare il servizio e la funzionalità della Pedemontana, senza precludere la possibilità di collegare il traffico che scende dal Trentino Alto Adige lungo la Valsugana e quello diretto a sud, in direzione del nodo di Padova». Non solo. A preoccupare in particolare le Amministrazioni di Romano e Mussolente è che non promuovere una strada di collegamento tra l’area est del Bassanese e il Padovano porterebbe comunque a un incremento in termini di impatto del traffico sul territorio. Come riferito dal presidente della Provincia di Treviso e sindaco di Castelfranco Stefano Marcon, ora i sindaci e le categorie economiche hanno quindici giorni di tempo per presentare eventuali osservazioni alla bozza. Dopodiché si procederà alla stesura del documento finale e al suo invio agli uffici della Regione. «È un primo passo molto importante - afferma l’assessore ai lavori pubblici di Romano, Mauro Salvemini, che ha seguito l’iter sin dall’inizio -. Siamo molto preoccupati per la mole di traffico anche pesante che all’apertura della Spv potrebbe interessare quella parte del territorio bassanese, proprio per l’assenza di viabilità complementare di collegamento a sud della nuova superstrada a pedaggio». Questa bretella potrebbe essere quindi la risposta che gli amministratori e i cittadini cercano. Ed è una questione viabilistica che riguarda non solo quella parte del Bassanese ma tutto il territorio. La bozza di documento, infatti, è stata inviata anche ai sindaci di Bassano, Cassola, Cismon, Pove, Rossano e Solagna. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Saretta

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