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Bassano

Cerchi il museo
nel web e trovi...
un sito porno

La pagina che appare digitando “Museo di Bassano”
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La pagina che appare digitando “Museo di Bassano”
La pagina che appare digitando “Museo di Bassano”

BASSANO. Cerchi il museo e dal web spunta il… sito pornografico. Digitando “Museo civico Bassano” su un normale motore di ricerca, una delle prime risposte è il sito www.museobassano.it. Ci si attenderebbero dipinti di Da Ponte e statue di Canova, oltre a riferimenti alle altre esposizioni cittadine, invece lo schermo rimanda due racconti erotici che mettono nero su bianco senza mezzi termini esperienze “bollenti”. I racconti, piuttosto lunghi, rimandano a un immaginario “hot” da postribolo o giù di lì, con relative perversioni. L’impressione che si ricava da tutto l’apparato, tuttavia, è quella di un’operazione fai-da-te dal taglio artigianale, tra animazione inesistente, grafica spartana e una sequenza di strafalcioni a loro modo comici. Accanto alla schermata principale, l’ esca che dovrebbe attirare gli internauti: la dicitura “Museo Biblioteca Archivio di Bassano del Grappa–Vicenza – Sito ufficiale”, ripetuta due volte. I due racconti sarebbero stati caricati lo scorso primo aprile, una data che potrebbe far pensare a una burla. Da allora, però, non sono stati rimossi ed è presumibile che abbiano richiamato centinaia di utenti. Quanto all’identità dei buontemponi che si sono divertiti a mescolare museo e pornografia, a prima vista non ci sono elementi utili a ricostruirla escluso, forse, il link a un altro sito pornografico dalle connotazioni ancora più hard.

«Su queste cose – si infuria l’assessore alla sicurezza, Angelo Vernillo – c’è poco da scherzare. Per ora non sappiamo chi sia l’autore, ma di certo non abbiamo nessuna intenzione di passare sopra a questa mascalzonata. Se l’ideatore voleva scherzare, ha scelto una trovata di pessimo gusto. Se voleva metterci in difficoltà, troverà pane per i suoi denti».

Il primo passo sarà molto probabilmente la denuncia alla polizia postale con relativa richiesta di oscuramento del sito. Nel prosieguo, Vernillo non esclude di adire le vie legali sul fronte civile e su quello penale.

«Gli autori di questa bravata – rimarca l’assessore – devono capire chiaramente che con questo gesto ledono la dignità dei bassanesi e offendono una delle più importanti istituzioni culturali della nostra città. Andremo fino in fondo e, nel frattempo, invito i concittadini a segnalarci tutte le situazioni di questo tipo. Una città più sicura parte anche da qui». 

L.P.

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