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«Carte in regola» Imprevar rilancia sul Santa Chiara

Una veduta del cantiere del futuro polo museale Santa Chiara Daniele Lago
Una veduta del cantiere del futuro polo museale Santa Chiara Daniele Lago
Una veduta del cantiere del futuro polo museale Santa Chiara Daniele Lago
Una veduta del cantiere del futuro polo museale Santa Chiara Daniele Lago

L’Imprevar torna alla carica. Il tribunale di Treviso ha certificato che l’affitto di un ramo d’azienda della Nico Vardanega Costruzioni di Possagno alla ditta romana è valido a tutti gli effetti. Ora l’azienda, di cui è principale collaboratore l’ex amministratore della Steda di Rossano Daniele Lago, attualmente a processo per corruzione, è pronta a rimettersi in gioco e riappropriarsi dei cantieri lasciati incompiuti dalla Vardanega. Da Giannantonio Vardanega, alle prese con la liquidazione dell’azienda, la palla passa a Daniele Lago, noto alle cronache nazionali e attualmente a processo per corruzione per le tangenti a seguito del terremoto de L’Aquila del 2009 e per corruzione fra privati in Friuli. A Bassano, l’interesse di Lago è rivolto al Polo museale Santa Chiara, il cui cantiere è in stand by da tempo. L’Amministrazione ha sempre affermato che la condizione imprescindibile per il passaggio dei lavori da Vardanega alla Imprevar era la perizia del tribunale di Treviso. Ma non solo: c’erano altre questioni che ne rendevano difficile il riaffidamento, in primis la presenza nel contratto d’affitto di Vardanega a Imprevar della possibilità per quest’ultima di dare forfait da ogni cantiere senza troppo preavviso. Lago, però, tranquillizza. «Prima di ogni discussione sul riaffidamento dei cantieri e sui contratti era fondamentale ottenere la perizia del tribunale - afferma l’ex ad della Steda -. Ora che l’abbiamo ottenuta, e secondo me in tempo record, si può cominciare a discutere per trovare le soluzioni migliori. Chiederemo quindi al più presto un incontro con l’Amministrazione di Bassano». Un incontro nel quale Lago dichiarerà la sua volontà di proseguire i lavori del polo museale. «È un cantiere che ci interessa molto - sottolinea - e abbiamo intenzione di farlo proseguire». Sembra che, per andare avanti, l’Imprevar non abbia bisogno di avvalimenti con altre aziende. Era stata infatti ventilata l’ipotesi che ad affiancare l’Imprevar fosse la Frimat, aditta che sta restaurando Palazzo Sturm e che gravita sempre nell’orbita di Daniele Lago: una proposta stoppata sul nascere dall’Amministrazione di Bassano in quanto l’avvalimento poteva essere presentato soltanto in sede di gara d’appalto, non a lavori già iniziati. Ora si attendono le mosse del Comune. I tempi sono stretti. «Troveremo il modo di rispettarli - chiude Lago -. I contratti sono fatti per essere rispettati». Lago ha affiancato Vardanega anche nei rapporti con l’Ulss di Dolo. «Se l’Ulss avesse avuto una maggiore pazienza - afferma Giannantonio Vardanega - i lavori sarebbero potuti ripartire non appena ottenuta la perizia del tribunale». •

Enrico Saretta

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