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Bassano

Bimbo annegato: indagato anche il papà

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Il piccolo Kelli è morto annegato
Il piccolo Kelli è morto annegato
Il piccolo Kelli è morto annegato
Il piccolo Kelli è morto annegato

BASSANO. Si allargano al padre, il 31enne ivoriano El Hadji Namory Kouyate, le indagini per la morte del piccolo Kelli, il bimbo di tre anni annegato giovedì nei canali tra Bassano e Rosà. Il sostituto procuratore Hans Roderich Blattner ha infatti aggiunto il nome del genitore a quello della madre, subito iscritta, sul fascicolo aperto con l’ipotesi di reato di abbandono di minore, aggravato dal decesso. È stato appurato che anche il padre era nell’abitazione al momento della caduta del bambino in acqua. Ieri il medico legale dottor Lorenzo Meloni, ha effettuato l’autopsia che ha confermato la morte per annegamento. Il magistrato si prepara a un sopralluogo a S. Lazzaro nei prossimi giorni per rendersi conto di persona dello stato dei luoghi e della dinamica della tragedia. La giovane madre di Kelli, Ami Keita, ha rotto il silenzio, chiedendo di poter almeno vedere il suo piccolo. «Ero rientrato dall’ospedale dove ero stato per alcune analisi - spiega il marito -. Il nostro bimbo era sul passeggino all’ingresso di casa. Mia moglie si è allontanata non più di due minuti per andare a prendere l’altro nostro bambino di un anno, io sono entrato in bagno per lavarmi. Quando siamo tornati in cucina Kelli non c’era più. Non vorrei che qualcuno lo avesse portato via e poi abbandonato». Una supposizione, quest’ultima, che contrasta con le testimonianze di tre operai di passaggio nella zona i quali avrebbero dichiarato agli inquirenti di aver visto Kelli dirigersi da solo verso la roggia che fiancheggia lo stabile in cui i Kouyate risiedono. I coniugi saranno sentiti con l’assistenza di un avvocato. 

Lorenzo Parolin

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