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Tra produzione e ambiente 40 anni di sfide

Il tavolo dei relatori con il direttore del GdV, Luca Ancetti.   COLORFOTOIl pubblico presente ieri pomeriggio nella sede di Acque del Chiampo per il convegno sull’ambiente
Il tavolo dei relatori con il direttore del GdV, Luca Ancetti. COLORFOTOIl pubblico presente ieri pomeriggio nella sede di Acque del Chiampo per il convegno sull’ambiente
Il tavolo dei relatori con il direttore del GdV, Luca Ancetti.   COLORFOTOIl pubblico presente ieri pomeriggio nella sede di Acque del Chiampo per il convegno sull’ambiente
Il tavolo dei relatori con il direttore del GdV, Luca Ancetti. COLORFOTOIl pubblico presente ieri pomeriggio nella sede di Acque del Chiampo per il convegno sull’ambiente

Giorgio Zordan Quarant’anni di impegno per la salvaguardia del territorio. Tanti ne ha compiuti ieri il depuratore di Arzignano, considerato tra i più importanti e moderni d’Europa. La ricorrenza è stata festeggiata nella sede di Acque del Chiampo, la società per azioni a capitale pubblico che gestisce il servizio idrico integrato (acquedotto, fognature, depurazione e smaltimento fanghi) di dieci Comuni, con un convegno che, dalla voce dei protagonisti moderati dal direttore del nostro giornale, Luca Ancetti, hanno ripercorso le tappe che hanno caratterizzato un percorso in continua evoluzione. «Il depuratore – ha aperto la giornata il presidente di Acque del Chiampo Renzo Marcigaglia – è opera di imprenditori lungimiranti. Giganti che hanno gettato le basi, lasciato delle orme che poi sono state fruttuosamente seguite con la consapevolezza che bisogna lavorare preservando l’ambiente». «Il settore della concia – ha aggiunto il consigliere provinciale con delega alla tutela e valorizzazione dell’ambiente Matteo Macilotti – da sempre si trova tra l’incudine ed il martello: da una parte la produzione, dall’altra la tutela dell’ambiente. Una sfida che affronta con la ricerca e la tecnologia in un processo di miglioramento continuo. Anche la Provincia ha fatto la sua parte con l’istituzione dell’Agenzia Giada». Per Luciano Vescovi quello in via Ferraretta è stato un ritorno al passato (qui è stato premiato per la tesi di laurea) ma lo sguardo è rivolto al futuro: «Anche un rifiuto può diventare una risorsa. Non bisogna avere paura delle ombre e delle sirene, è il tempo di scegliere le migliori tecnologie disponibili. Esempi virtuosi non mancano, come il termovalorizzatore di Vienna che brucia i rifiuti di Roma, o quello di Bolzano. E’ il momento di superare, ovviamente nel rispetto delle persone e dell’ambiente, determinate logiche. Occorre completare la catena con l’anello mancante». Giorgio Gentilin, presidente del Consiglio di Bacino, ha ringraziato i sindaci del passato, del presente e quelli che verranno per aver creduto nella depurazione. Alberto Piccoli, direttore generale di Acque del Chiampo, nel cedere la parola a chi il depuratore l’ha progettato e poi gestito, ha ricordato che depurazione fa rima con passione. «C’era necessità – ha ricordato Gianmaria De Stavola, progettista del primo impianto di depurazione – di far fronte ad una situazione ambientale compromessa. Il collettamento e la depurazione dei reflui conciari fu un continuo sperimentare di materiali, tecnologie e processi poiché non esistevano ancora sufficienti conoscenze». Arrivando ai giorni nostri, oggi «le caratteristiche dei liquami conciari – ha detto Daniele Refosco, direttore depurazione Acque del Chiampo – variano con la necessità delle aziende di adeguarsi alle richieste di mercato. Per questo motivo le sperimentazioni sono continue». Nicola Dell’Acqua, direttore generale di Arpav, s’è soffermato sulla collaborazione per garatire un efficiente sistema di controlli mentre Petr Grau, professore emerito dell’università di Pragara nonché fondamentale consulente nelle fasi iniziali del depuratore, s’è soffermato su argomenti importanti come “global warming” e “climate change”. Ha chiuso il convegno il consigliere delegato Andrea Pellizzari. «Le opere realizzate nei 40 anni di vita al depuratore ammontano a 90 milioni di euro e testimoniano il costante impegno per implementare e migliorare il servizio. Gli investimenti in corso e futuri fino al 2020 sono più di 37 milioni di euro». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giorgio Zordan

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