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Temi sulla concia «Obbligatorio scrivere a mano»

Obbligatorio scrivere a mano per il nuovo concorso “La mia città”
Obbligatorio scrivere a mano per il nuovo concorso “La mia città”
Obbligatorio scrivere a mano per il nuovo concorso “La mia città”
Obbligatorio scrivere a mano per il nuovo concorso “La mia città”

Scrivere a mano. Con carta e penna. Recuperando, nell’era del digitale, la creatività e l’inventiva davanti ad una pagina bianca, raccogliendo pensieri, appunti e idee prima di sviluppare un racconto. È questa la sfida lanciata agli studenti del liceo Da Vinci e dell’istituto Galilei di Arzignano dalla quinta edizione del concorso “Nella mia Città” organizzato dal Comune con l’Associazione “Il Grifo e il Leone” in collaborazione con Unic, Unione nazionale industria conciaria, Berica Editrice e le Industrie Grafiche Peruzzo. Per il secondo anno consecutivo, dopo aver affrontato tematiche diverse nelle prime tre edizioni, i ragazzi delle superiori sono chiamati a raccontare attraverso storie, interviste o poesie, il tema della pelle. Quest’anno in modo ancora più specifico ovvero “Cose di pelle” e quindi la produzione del settore conciario, dalle scarpe all’arredamento, dalla moda ai rivestimenti per auto. Per invitare gli studenti alla riscoperta dello scrivere con carta e penna al Da Vinci e al Galilei sono state distribuite 200 agende-taccuino, ribattezzate le “Peruzzine”, precisa Gianluca Politi di Peruzzo Grafiche, create appositamente per il concorso, che dopo le prime pagine con l’illustrazione degli obiettivi e del tema del concorso e i consigli dei professori Stefano Frighetto del Da Vinci e Giorgio Boschetti del Galilei, lasciano spazio ai ragazzi con lo slogan “Adesso tocca a voi… Buona scrittura” e tante pagine bianche. «Quest’anno - precisa l’assessore alla cultura Mattia Pieropan – abbiamo voluto proporre ai ragazzi di tornare a scrivere a mano. In un’era in cui c’è sempre uno strumento digitale tra il pensiero e la scrittura questa è la sfida. Libero sfogo quindi alla mente e alla penna». «Il concorso sul tema della pelle ci consente di valorizzare il settore conciario non soltanto con le attività industriali ma anche puntando sulla promozione della cultura come stiamo facendo da tempo - aggiunge Giacomo Zorzi, responsabile Unic per il Distretto Vicentino - ricordo tra le tante iniziative il recupero di un sito a Pompei in cui c’era un’antica conceria. Il concorso tra l’altro ha acceso l’attenzione e l’interesse degli altri distretti della concia, ovvero Solofra, Santa Croce sull’Arno e Milano, e quindi dal 2019 diventerà nazionale, con il coinvolgimento di tutti gli istituti superiori dei distretti. Una giuria ora sceglierà i migliori 15 elaborati per la pubblicazione nel libro curato da Berica Editrice. I primi tre saranno premiati con un e-reader e buoni acquisto libri. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

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