Tanti fiori per Alessandra «Nulla sarà come prima»

Mazzi e composizioni di fiori. Di tutti i colori. Rose, orchidee, margherite. E tanti bigliettini con un saluto ad Ale, nel ricordo del suo sorriso. Davanti alla vetrina del negozio di abbigliamento per bambini e ragazzi “Pixel” nella galleria di corso Garibaldi ad Arzignano passano in tanti per salutare Alessandra Lighezzolo, 52 anni, che ha perso la vita dopo aver lottato fino all’ultimo. Era all’ospedale Borgo Trento di Verona in gravi condizioni, dopo l’incidente accaduto martedì pomeriggio in autostrada a Verona quando la Fiat 500, condotta dall’amica Anna Tovo di Montecchio, è stata tamponata dalla Volvo dell’attore Marco Paolini, che ieri, attraverso il suo produttore Federico Bonsembiante, ha fatto sapere di essere «devastato dal dolore e di non essere in grado di parlare», e ha annunciato la cancellazione dei suoi prossimi spettacoli. L’attore è indagato per omicidio stradale. Commercianti e amici si fermano davanti alla vetrina del negozio con il cartello “chiuso per lutto”. Hanno gli occhi umidi. «Era straordinaria. Una persona di cuore» dicono. Nei pensieri di tutti il suo sorriso «che ci mancherà» scrivono gli amici. “Il cielo si prende sempre le persone migliori” si legge in un biglietto. Spiccano tra gli altri i fiori delle “botteghe di Arzignano”. Una cara amica di Alessandra, per tutti “Sandra la rossa”, ha lasciato una lettera aperta ad Ale che non c’è più. «Domani riapriremo i nostri negozi, come ogni giorno – scrive - come ogni giorno scatteranno le luci delle nostre vetrine, puliremo i nostri marciapiedi e le nostre gallerie e sistemeremo tutto, pronti con il sorriso. Ma non sarà più come ogni giorno. Non entrerai dalla mia porta per il consueto buongiorno, non puliremo insieme i vetri invasi dagli stampi delle manine, non faremo la pausa caffè di metà mattinata insieme, non potremo più condividere i problemi, le gioie e tutti i nostri progetti da realizzare. Voglio ricordarti con la frase che ripetevi ogni giorno “Come che la sia oncò?” Domani, come ogni giorno, riapriremo i nostri negozi, ma non sarà più come ogni giorno». Il marito Massimo Meggiolaro e i figli Edoardo e Guglielmo, sono stretti nel dolore in attesa del nulla osta per poter celebrare i funerali. Intanto la città sta pensando a come ricordarla. La conoscevano praticamente tutti, non solo per il suo negozio in centro, ma anche per essere sempre in prima fila nelle iniziative della Confcommercio. Attiva, propositiva. «Non potendo intitolarle una strada – annuncia il sindaco Giorgio Gentilin – si potrebbe intitolarle un angolo del centro, magari proprio lo slargo della galleria in corso Garibaldi dove da oltre dieci anni aveva il negozio. Ci stiamo pensando». «Aveva una parola per tutti, era davvero speciale. Si respira un vuoto in città in questi giorni» aggiunge il vicesindaco Alessia Bevilacqua. Alessandra Lighezzolo per molti era stata un’amica, un sostegno, grazie al suo sorriso e alla sua energia. E per Valentina Fongaro, 26 anni, commessa nel negozio Pixel, quasi una seconda mamma. «Sono arrivata da lei a 20 anni, era il mio primo lavoro – racconta – mi ha subito trattata come una figlia. Si parlava di tutto, non solo del lavoro. Sono andata anch’io varie volte con lei in quel magazzino di Verona. Voglio ricordarla con il sorriso, quello che non mancava mai nonostante tutto. Ricordo quando mi ha aperto le porte del suo negozio, perché mi ha aperto il suo cuore, era davvero meravigliosa. Gliene sarò sempre grata. Mi mancherà tantissimo». • © RIPRODUZIONE RISERVATA