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Tagli all’ospedale, eliminati tre primariati

La zona di ingresso dell’ospedale “Cazzavillan” di Arzignano.  ARCHIVIO
La zona di ingresso dell’ospedale “Cazzavillan” di Arzignano. ARCHIVIO
La zona di ingresso dell’ospedale “Cazzavillan” di Arzignano.  ARCHIVIO
La zona di ingresso dell’ospedale “Cazzavillan” di Arzignano. ARCHIVIO

I primariati di pediatria, oncologia e radiologia non sono previsti all’ospedale spoke Arzignano-Montecchio, a differenza di tutte le altre strutture ospedaliere con le stesse caratteristiche. La conferma arriva da Stefano Fracasso capogruppo del Pd in Consiglio regionale, che lancia l’allarme sulle schede ospedaliere della Regione 2019-2023, già adottate dalla giunta e all’esame della commissione sanità. Fracasso punta il dito sull’Ovest e in particolare sull’ospedale spoke Arzignano-Montecchio, ovvero ospedale generale con tutte le specialità di base per un bacino di circa 200 mila abitanti. Attualmente, come spiega Fracasso, ci sono due plessi ospedalieri che le schede considerano un’unica struttura da 225 posti letto ma «quello che non torna - precisa - è l’assenza dal piano di tre primariati che invece sono presenti in tutti gli altri ospedali cosiddetti spoke come Santorso, Bassano, Cittadella e Monselice. In nessuno di questi infatti sono previsti tagli alle apicalità. Il primariato significa un reparto su cui investi, che rappresenta l’offerta importante e significativa dell’ospedale. Questi tagli mi fanno pensare che nel quadro generale si sia privilegiato l’ospedale hub, struttura centrale, di Vicenza. Ovviamente si ragiona in termini di unica Ulss 8 Berica, però significa non investire nelle strutture dell’area ex Ulss 5 Ovest Vicentino. Se non c’è il primariato, la direzione e l’organizzazione del reparto dipendono da Vicenza con conseguente riduzione del livello di autonomia». E il capogruppo del Pd in regione aggiunge: «Nel bacino Arzignano-Montecchio sono previsti 7 posti letto di hospice, quindi si parla di malati terminali: ma come si fa a togliere il primariato di oncologia? Tra l’altro con la Breast Unit di senologia a Montecchio. Stesso ragionamento per la pediatria. Sono previsti 22 posti letto di ostetricia e ginecologia ma non il primariato di pediatria. Tra l’altro considerando che, dopo tante discussioni, il punto nascite di Valdagno sarà confermato con le deroghe, ma dovrà fare riferimento allo spoke Arzignano-Montecchio che però non avrà il primario di pediatria. E infine radiologia, che Santorso, Chioggia, Bassano, Cittadella e Monselice conservano. È’ inaccettabile che ci siano queste differenze». Fracasso seguirà la questione in commissione perché i primariati vengano mantenuti. «Restano invece - continua - chirurgia, senologia, ortopedia con centro trauma di zona, neurologia, cardiologia e tutti gli altri. Inoltre le schede assegnano ad ArzignanoMontecchio 12 posti letto di ospedale di comunità in una struttura ospedaliera: potrebbe essere una delle funzioni future della riconversione del Cazzavillan di Arzignano, come punto di riferimento per i servizi del territorio». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

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