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«Spallata a Forza Italia Ora la giunta è di destra»

Il palazzo municipale di Arzignano sede dell’attività amministrativa
Il palazzo municipale di Arzignano sede dell’attività amministrativa
Il palazzo municipale di Arzignano sede dell’attività amministrativa
Il palazzo municipale di Arzignano sede dell’attività amministrativa

«Senza Forza Italia il centrodestra non esiste. Quella di Arzignano ad oggi è una giunta di destra». Matteo Tosetto, coordinatore provinciale degli azzurri, non ci sta. E dopo le ultime vicende che nella città del Grifo hanno portato alla revoca delle deleghe, da parte del primo cittadino Giorgio Gentilin, all’ex assessore forzista Nicolò Sterle e allo strappo tra Forza Italia e la maggioranza, interviene duramente sulla coalizione che guida Arzignano e sulla giunta in cui sono entrati un rappresentante di Fratelli d’Italia, Giovanni Lovato, e un esterno, Giovanni Fracasso. «Continuiamo a non capire la posizione del sindaco Gentilin - spiega il coordinatore provinciale di Forza Italia Tosetto -. Ha fatto scelte che non abbiamo condiviso e irrispettose nei confronti degli elettori che lo hanno votato quattro anni fa e degli alleati. E dopo le nomine dei due nuovi assessori ancora di più». E poi Tosetto aggiunge: «Siamo usciti dalla maggioranza ma l’amministrazione comunale arzignanese continua a parlare di coalizione di centrodestra. Che però non esiste in questo momento. Il centro, i moderati siamo noi. Gentilin aprendo a Fratelli d’Italia di fatto conferma che si tratta di una giunta di destra». E il coordinatore provinciale di Forza Italia coglie l’occasione per precisare anche un altro concetto: «Il sindaco sta guidando la città con una coalizione diversa da quella che lo ha portato ad essere eletto. Noi vorremmo un centrodestra unito e compatto ma Gentilin senza Forza Italia non lo rappresenta più». Sulla stessa linea sono Marco Bernabè, coordinatore locale di Forza Italia, e il senatore Pierantonio Zanettin. «Detto che la scelta di inserire due assessori è incoerente con le dichiarazioni di qualche mese fa - dice Bernabè - la giunta di Arzignano oggi non rappresenta più la maggioranza che aveva sostenuto il primo cittadino nel 2014. Gentilin ha dato una spallata al voto dei cittadini, soprattutto al centro e ai moderati e si è spostato a destra». Bernabè dice di avere tutta l’intenzione di fare chiarezza su questa vicenda: «Noi continueremo la nostra battaglia di opposizione serena. In vista delle elezioni la volontà è che il centrodestra sia unito, ma non potrà più esserci un dialogo con Gentilin, dopo la cacciata di Forza Italia da ogni organo amministrativo». «I più recenti comportamenti del sindaco Gentilin - aggiunge Zanettin - appaiono confusi e privi di lucidità. Ho trovato molto sconveniente una lettera aperta (pubblicata sulla rivista del Comune), rivolta dal primo cittadino all'ex assessore Nicolò Sterle, del tutto incomprensibile nei suoi contenuti e caratterizzata da toni allusivi e criptici. Nessun rilievo specifico nei confronti dei neo assessori, che non conosco. Faccio rilevare come l'attribuzione a Giovanni Fracasso di un referato denominato “no al gassificatore” appaia quantomeno intempestiva, dopo che da oltre un anno la scelta di non localizzare in quell'area l'impianto è stata prevista da un bando di Acque del Chiampo. Mi risulta che il neo assessore sia figlio di Antonio Fracasso, già amministratore di Acque del Chiampo, che cinque anni fa polemizzò assai aspramente con Gentilin proprio sulla questione gassificatore norvegese. È una trovata dal sapore propagandistico, priva di qualsiasi senso amministrativo». Ma il sindaco Gentilin non si scompone, difende le sue scelte e guarda avanti. «Sono espressione di centro - ribatte seccamente -. L’ho detto e ribadito che la mia civica è di area moderata. E quindi mi considero centrodestra. Ma queste sono polemiche sterili, che non portano alcun vantaggio all’amministrazione della città. Sinceramente non mi interessano i giochetti politici. Noi pensiamo ad andare avanti e a realizzare gli obiettivi che ci siamo prefissati per i cittadini. Il messaggio quando ho presentato i nuovi assessori è stato forte e chiaro. Spetta a Forza Italia ora dare un segnale alla città che sono ancora presenti. Se rappresentano il centro e ora sono in minoranza, con Pd e le altre liste, potranno - conclude - diventare espressione di centrosinistra». «Noi siamo di centrodestra inamovibili - aggiunge il segretario locale della Lega nord Enrico Marcigaglia -. Non ci siamo mai mossi da questa posizione, fedeli al voto dei cittadini. Le porte chiuse a Forza Italia? In politica abbiamo visto che spesso vanno di moda le porte girevoli. Chissà», conclude Marcigaglia. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

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