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Rogo in fonderia, danni per mezzo milione

Un vigile del fuoco impegnato nell’operazione di spegnimentoUomini e mezzi al lavoro per diverse ore. FOTO VIGILI DEL FUOCO
Un vigile del fuoco impegnato nell’operazione di spegnimentoUomini e mezzi al lavoro per diverse ore. FOTO VIGILI DEL FUOCO
Un vigile del fuoco impegnato nell’operazione di spegnimentoUomini e mezzi al lavoro per diverse ore. FOTO VIGILI DEL FUOCO
Un vigile del fuoco impegnato nell’operazione di spegnimentoUomini e mezzi al lavoro per diverse ore. FOTO VIGILI DEL FUOCO

Matteo Guarda È stato visto a chilometri di distanza il fumo provocato dall’incendio scoppiato ieri, a metà del pomeriggio, all’interno dello stabilimento della Fonderie di Montorso, che ha sede in via Lungochiampo, sulla strada provinciale Valdichiampo, alle porte del centro abitato di Montorso. Secondo quelle le prime ricostruzioni, le fiamme si sono sprigionate intorno alle 16 dal filtro di aspirazione di uno dei due cubilotti che si trovava già nella fase di spegnimento dopo essere stato utilizzato per la fusione che si era conclusa nelle ore precedenti. A prendere fuoco sarebbero stati i manicotti dello stesso filtro che, sempre secondo l’ipotesi più accreditata che dovrà passare al vaglio dei tecnici dei vigili del fuoco, potrebbe essere avvenuta a causa di qualche scintilla rimasta nel sistema di aspirazione e che avrebbe poi covato a lungo per svilupparsi nelle fiamme che si sono propagate al resto delle strutture fino a diventare un vero e proprio incendio. A dare l’allarme sono state le squadre di emergenza degli operai dell’azienda, intervenuti da subito per evitare il verificarsi di danni maggiori, fino a quando sono arrivati i vigili del fuoco che sono partiti dal distaccamento di Arzignano con tre automezzi. I pompieri, supportati dagli operai, hanno lavorato per diverse ore per avere la meglio sul fuoco, con la chiusura dell’intervento che è avvenuta solo alcune ore dopo, quando già era sera. I danni patiti dall’azienda, che dovranno essere quantificati di preciso nel corso dei prossimi giorni, ammonterebbero a mezzo milione di euro. A partire dall’impianto di aspirazione che è andato seriamente danneggiato e il cui valore è stato stimato in alcune centinaia di migliaia di euro, cui vanno sommati anche altre decine di migliaia di euro per la rimozione e l’installazione delle parti che dovranno essere sostituite. Quanto andato distrutto era comunque coperto dall’assicurazione. Nel conteggio delle conseguenze dell’incendio non figurano persone ferite. Per la Fonderie di Montorso il conto di quanto andato in fumo avrebbe potuto essere anche molto più alto. Nell’orario in cui l’incendio è stato scoperto fervevano infatti gli ultimi preparativi per la festa degli auguri di Natale, organizzata dai dipendenti, che preludeva al fermo delle lavorazioni con la contestuale chiusura degli impianti per effettuare le manutenzioni e con la ripresa che sarebbe avvenuta con l’anno nuovo, a feste finite, il prossimo 8 gennaio. Se l’incendio fosse scoppiato soltanto qualche ora più tardi avrebbe quindi potuto non essere scoperto con la stessa immediatezza che ha permesso di gestire l’intervento in tempo. «Si è trattato di un incidente piuttosto insolito, che nel nostro stabilimento è capitato per la prima volta - afferma la presidente e amministratore delegato di Fonderie di Montorso, Patrizia Comello -. L’allarme è stato dato subito e nessuno, per fortuna, si è fatto male. Resta però da fare una verifica approfondita per capire quali possano essere state le cause dell’incendio». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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