<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
ARZIGNANO

Rapina all'anziana,
4 in manette

Sono un italiano e tre stranieri finiti in carcere dopo aver tentato di rivendere la spilla rubata alla donna
Da sinistra il capitano Gandolfi, il tenente colonnello Salvo, il maresciallo D'Ascanio. COLORFOTO
Da sinistra il capitano Gandolfi, il tenente colonnello Salvo, il maresciallo D'Ascanio. COLORFOTO
Da sinistra il capitano Gandolfi, il tenente colonnello Salvo, il maresciallo D'Ascanio. COLORFOTO
Da sinistra il capitano Gandolfi, il tenente colonnello Salvo, il maresciallo D'Ascanio. COLORFOTO

I carabinieri di Valdagno assieme ai colleghi di Piove di Sacco, nel padovano, hanno stretto le manette ai polsi di quattro persone, ritenute responsabili del raid, martedì mattina, nell'abitazione di Maria Cracco in via dei Mille 30.
In carcere sono finiti Placido Scattolin, 75 anni residente a Saonara (in provincia di Padova); Iure Bunu, moldavo di 28 anni; Alexandru Varvarici, moldavo di 26 anni e Andrei Alexandru Morosan, 28 enne rumeno. I quattro sono accusati di furto, rapina e lesioni. Placido Scattolin, con una sfliza di precedenti penali alle spalle tra reati contro il patrimonio e truffe, è accusato anche di ricettazione. È stato lui, che non era presente la mattina della rapina a casa dell'80 enne di Arzignano, a rivendere a un compro oro padovano la spilla portata via dai suoi complici dall'abitazione della donna. Oltre ai quattro che ora si trovano reclusi al carcere Due Palazzi di Padova, ci sono altri due denunciati a piede libero considerati dai militari dell'Arma come presunti appartenenti alla banda orchestrata da Scattolin. Si tratta di altri due cittadini dell'Europa dell'est: due rumeni di 23 e 33 anni. I carabinieri di Arzignano sono arrivati ai componenti della banda che faceva base nel padovano, dopo avere incrociato dati, testimoninanze e informazioni con i colleghi di Piove di Sacco. Anche loro, infatti, erano sulle tracce dei quattro considerati i responsabili di almeno un'altra decina di colpi messi a segno nelle zone del piovese. ipotesi che verrebbe confermata dalla refurtiva trovata nell'abitazione di Scattolin e degli altri tre fermati. Tutti senza fissa dimora, i due moldavi nel nostro Paese senza senza un regolare permesso di soggiorno, che trovavano ospitalità nelle abitazioni di amici o connazionali.
Martedì mattina, i malviventi, avevano deciso di colpire in trasferta scegliendo il vicentino come nuova terra di “conquista” e la casa a due piani di Maria Cracco e del figlio Mirco Muraro come obiettivo da mettere nel mirino. Così dopo aver scassinato e messo a soqquadro l'appartamento di Muraro, i banditi si sono diretti al piano superiore dove hanno legato l'anziana madre che si trovava ancora a letto. Poi la spedizione è proseguita distruggendo i mobili e rovesciando ogni cassetto. Alla fine, però, il bottino è stato a dir poco magro visto che se ne sono andati con un anello e una spilla per un valore complessivo di pochi euro.
Ed è stata proprio la spilla a tradire i malviventi. Che hanno portato a vendere il gioiello, subito dopo il colpo, in un negozio di Padova. I carabinieri, che pedinavano Scattolin e soci, li hanno bloccati nel momento in cui sono usciti dal compro oro e portati in caserma dove gli sono state notificate le accuse. Subito dopo i quattro sono stati tradotti in carcere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Matteo Bernardini

Suggerimenti