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Problemi al cuore Ogni giorno tre nuovi ricoveri

Il primario Claudio Bilato al Cazzavillan per la giornata di Cardiologia Aperte. FOTOSERVIZIO MASSIGNAN
Il primario Claudio Bilato al Cazzavillan per la giornata di Cardiologia Aperte. FOTOSERVIZIO MASSIGNAN
Il primario Claudio Bilato al Cazzavillan per la giornata di Cardiologia Aperte. FOTOSERVIZIO MASSIGNAN
Il primario Claudio Bilato al Cazzavillan per la giornata di Cardiologia Aperte. FOTOSERVIZIO MASSIGNAN

Una media di mille ricoveri l’anno all’ospedale Cazzavillan e circa 50mila prestazioni. Sono i numeri dell’unità operativa complessa di cardiologia del Distretto Ovest dell’Ulss 8 Berica, tra il reparto di Arzignano e l’attività ambulatoriale, che si svolge soprattutto nella struttura sanitaria della città del Grifo e in parte a Valdagno. Con 50mila prestazioni nel 2017 divise tra le 20 mila per i pazienti ricoverati all’ospedale arzignanese e 30 mila per gli esterni, utenti dell’Ovest Vicentino e non solo, tra visite, elettrocardiogrammi, test da sforzo e altri esami. «Numeri in crescita - precisa il direttore dell’Uoc dott. Claudio Bilato - anche perché abbiamo ottimizzato le risorse e riorganizzato il servizio e l’offerta assistenziale». «In questi ultimi anni abbiamo rilevato una lieve diminuzione degli infarti, grazie alle terapie innovative e alla prevenzione - analizza - e si è ridotta la mortalità. Significa che salviamo più pazienti, ma con l’aumento della vita media delle persone crescono anche le patologie conseguenti all’infarto come lo scompenso del cuore, cresciuto in un anno di circa 2 mila casi in Veneto. Anche l’età media di chi soffre di patologie cardiologiche è aumentata: in reparto prima avevano un’utenza di circa 60 anni, oggi tra i 70 e gli 80. Siamo una sorta di cardiogeriatri». La prevenzione incide per il 50% sulla riduzione degli infarti. «Bisogna fare attenzione ai fattori di rischio - continua Bilato - quindi pressione, alimentazione, livelli di colesterolo, fumo e la mancanza di esercizio fisico». Temi di cui si è parlato recentemente all’ospedale Cazzavillan alla giornata “Cardiologie Aperte” a cui ha aderito, anche quest’anno, la struttura sanitaria arzignanese. Che si è arricchita in questi giorni di una nuova strumentazione tecnologica, un ecografo palmare tascabile di ultima generazione donato al reparto dalla Fondazione Antonio Ferrari di Arzignano. «Devo ringraziare la generosità della Fondazione Ferrari - aggiunge il direttore Bilato - che da un paio d’anni supporta il nostro reparto. Spero che questa diventi una tradizione. Perché per essere efficienti servono le risorse umane ma anche le dotazioni tecnologiche. Lo scorso anno ci è stato donato un bioimpedenziometro, che misura la composizione dei tessuti corporei. Ora uno strumento che ci consentirà di garantire un’assistenza ancora più efficace, soprattutto nelle situazioni di urgenza. Sembra una piccola macchinetta a vedersi, ma ha una funzione davvero importante». L’ecografo portatile tascabile, del valore di 10-12 mila euro, è il primo strumento palmare con queste caratteristiche in dotazione al reparto arzignanese e assicura immagini di qualità: il suo utilizzo, soprattutto nelle urgenze, aumenta l’affidabilità ed efficacia nella diagnostica e nella terapia. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

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