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«Pfas, vogliamo livello zero e screening»

[FIRMA]Inserire la popolazione di Arzignano nel piano di sorveglianza della Regione sulla popolazione esposta ai perfluori. Così da avere acqua zero Pfas e screening della popolazione. È la richiesta compatta di maggioranza e opposizione, dopo la nuova istanza presentata dall’Amministrazione comunale di Arzignano al commissario straordinario in tema perfluori l’ingegner Nicola Dell’Acqua, al presidente della Regione Luca Zaia e al direttore generale dell’Ulss 8 Berica Giovanni Pavesi.Il tutto insieme all’invito allo stesso commissario straordinario di partecipare a un incontro pubblico con l’Amministrazione e la popolazione di Arzignano. «Avevamo già presentato due richieste, entrambe senza risposta - spiega l’assessore con delega zero Pfas Giovanni Fracasso -. La prima il 20 dicembre dello scorso anno in cui si chiedeva di adottare tutti i provvedimenti per stabilire i limiti e fornire acqua priva di perfluori su tutto il territorio comunale, mentre la seconda il 21 gennaio di quest’anno per far includere la popolazione residente o domiciliata ad Arzignano nel piano di sorveglianza sanitario regionale. Considerata la gravità della questione, abbiamo quindi deciso di sollecitare ulteriormente le autorità». «Una richiesta che rinnoviamo con vigore - dice ora il sindaco arzignanese Giorgio Gentilin -. Contatterò direttamente il commissario straordinario Dell’Acqua, con il quale finora abbiamo avuto un rapporto di trasparenza e rispetto dei ruoli, affinché le nostre aspettative possano avere buon esito. È da tempo ormai che abbiamo chiesto attenzione sulla città, sull’erogazione dell’acqua zero Pfas e sugli screening della popolazione». «Sulla questione Pfas c’è una legittima richiesta di spiegazioni e chiarimenti da parte della popolazione - conclude l’assessore Fracasso - e solo analizzando il problema e avviando uno screening gratuito sulla popolazione si potranno affrontare dubbi e perplessità».Del resto l’attenzione all’emergenza sanitaria, alle fasce più deboli della popolazione e alle scuole era stata sollecitata più volte anche dalle opposizioni in consiglio con diverse interrogazioni. «L’iniziativa dell’Amministrazione è condivisibile al 100 per cento - sostiene Lorella Peretti, capogruppo dell’omonima civica - ma noi per primi, insieme alle altre forze di minoranza, cioè Pd per Arzignano e Un’altra Arzignano, l’abbiamo sostenuta da tempo chiedendo a sindaco e giunta di attivarsi perché anche la nostra città fosse oggetto di screening e monitoraggi considerando dove si trova la presa di approvvigionamento idrico di Canove. Finalmente hanno deciso di muoversi in maniera decisa». «Abbiamo espresso più volte le preoccupazioni in tema perfluori - aggiunge Elena Cisco, della lista Pd per Arzignano - e chiesto un incontro pubblico che ci era stato negato. Sarebbe auspicabile quindi che ci fosse. Le preoccupazioni restano, soprattutto perché le informazioni che abbiamo sono le più disparate». A maggio dello scorso anno una parte di Arzignano, l’area orientale di Canove, era stata inserita in zona arancione, su richiesta del presidente del consiglio di bacino Valchiampo Giorgio Gentilin. «Ma è un’area molto limitata - precisa il primo cittadino - e comunque significa solo maggiore sorveglianza, non l’attivazione degli screening sulla popolazione». Di Pfas si torna a discuterà in consiglio comunale questa sera con le interrogazioni presentate dalle opposizioni.[END]© RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

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