Nonni “anti-bulli” a bordo degli scuolabus. Il progetto era stato avviato nel 2016 sui mezzi di medie, elementari e materne, con risultati positivi, dalle Amministrazioni di Arzignano e Chiampo e finanziato anche grazie ai fondi della Regione che aveva stanziato 700 mila euro per sostenere progetti di utilità sociale destinati a cittadini ultrassesantenni a basso reddito, ovvero i nonni vigili. Il bando però dal 2016 a Venezia non è stato rilanciato e così i Comuni sono stati costretti a fare una scelta, sulla base delle risorse finanziarie disponibili. Ad Arzignano l’Amministrazione si è fatta carico in maniera autonoma dei costi, circa 31 mila euro l’anno, per portare avanti il progetto dei nonni vigili, operativi in situazioni diverse. «Sono un servizio essenziale - precisa l’assessore alla mobilità Nicolò Sterle - e sugli scuolabus di medie ed elementari una figura di sorveglianza e garanzia, anche se non ci sono stati più segnalati episodi di litigi, dispetti o prese in giro come accaduto qualche anno fa». La presenza dei “nonni vigili” finge da deterrente per chi non si comporta in modo adeguato o si rivela particolarmente vivace. Arzignano, grazie all’ultimo appello di un paio di mesi fa, è riuscito ad incrementare il numero dei nonni vigili: all’avviso di selezione hanno risposto due cittadini, sono in corso le verifiche sull’idoneità e poi potranno entrare in servizio portando così a 11 quelli operativi sul territorio. «Cinque sono impegnati sugli attraversamenti pedonali per la sicurezza all’esterno degli istituti scolastici, a cui si aggiungeranno i due nuovi - continua Sterle – quattro invece fanno servizio di vigilanza sugli scuolabus. Con l’ultimo avviso abbiamo ridotto i parametri per accedere al progetto, perché comunque oltre a rappresentare un servizio sociale per la collettività, in termini di sicurezza e sorveglianza, consentono alle persone della terza età di essere impegnate e di dare un contributo alla città. Anche negli scuolabus sono una sorta di figura amica, che contribuisce a rasserenare e portare tranquillità». A Chiampo invece il servizio dei nonni vigili dal 2018 è stato sospeso, per mancanza di risorse. «Con il bando regionale eravamo riusciti a finanziare il progetto - spiega il sindaco Matteo Macilotti - con 4 nonni vigili che facevano sorveglianza anche negli scuolabus. Adesso partecipano comunque al pedibus, ma si tratta di volontariato, senza alcun contributo economico, perché come Amministrazione da soli non riusciamo a finanziare il servizio. Se venisse ripresentato il bando dalla Regione saremmo pronti ad aderire subito per nuovi progetti di utilità sociale. Negli scuolabus per le materne è la ditta di trasporto che ci garantisce la sorveglianza, lo abbiamo inserito nell’appalto e sosteniamo il costo, ma al progetto nonni vigili nel suo complesso siamo stati costretti a rinunciare. Tra l’altro ci sarebbe anche il problema per il pagamento, ora che non esiste più lo strumento dei voucher». • © RIPRODUZIONE RISERVATA