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Arzignano

Niente omaggi
Per Natale "Dani"
aiuta i terremotati

Vigili del fuoco al lavoro tra le macerie dopo il terremoto che ad agosto ha colpito il centro Italia
Vigili del fuoco al lavoro tra le macerie dopo il terremoto che ad agosto ha colpito il centro Italia
Vigili del fuoco al lavoro tra le macerie dopo il terremoto che ad agosto ha colpito il centro Italia
Vigili del fuoco al lavoro tra le macerie dopo il terremoto che ad agosto ha colpito il centro Italia

ARZIGNANO. Un ponte di solidarietà di Natale. Che parte da Arzignano e arriva a Cascia, comune umbro di 3.300 abitanti, duramente colpito dal terremoto. Il ponte l’ha lanciato la conceria Dani spa, 630 dipendenti negli stabilimenti italiani, per iniziativa del presidente e amministratore delegato cav. Giancarlo Dani, che anche quest’anno ha scelto di non donare e non accettare alcun tipo di omaggio natalizio per devolvere la somma alle popolazioni del Centro Italia che hanno praticamente perso tutto. “Anche quest’anno ci avviciniamo alle festività natalizie – ha scritto a clienti e fornitori qualche settimana fa il cav. Gancarlo Dani – e in un momento tanto gioioso come questo il nostro pensiero va a tutti coloro che non potranno godere di questo periodo tanto amato e atteso. In particolare alle popolazioni colpite dal sisma. Una tragedia che ha raso al suolo interi paesi, distruggendo famiglie e rubando il futuro a migliaia di persone. Per questo abbiamo deciso di devolvere la somma di 20mila euro al comune di Cascia, con una donazione che ha lo scopo di sostenere e allentare il dolore di chi è rimasto senza famiglia e senza casa”. Poi l’amministratore delegato spiega. “La scelta di Cascia è stata un caso fortuito. Un vigile del fuoco di Arzignano, che ha prestato servizio volontario nelle zone terremotate, ci ha raccontato che a Cascia avevano bisogno di tutto. Si parlava molto di Amatrice, ma i paesi duramente colpiti erano molti. Così continuando nella politica aziendale di un Natale a scopo sociale, iniziata lo scorso anno, ho invitato clienti e fornitori a fare altrettanto. E a destinare a Cascia quanto avrebbero speso per gli omaggi natalizi. Qualche fornitore l’ha già fatto. Mi auguro che la buona volontà e la sensibilità di tutti ricordi in questi momenti chi sta peggio di noi”. Nella lettera della conceria Dani quindi sono indicati anche tutti i riferimenti per un versamento a favore di Cascia. Dove ci sono 400 famiglie su 1100 senza casa, nelle tende o ospitate negli alberghi, attività commerciali in difficoltà e le scuole fortemente danneggiate. “Non posso che dire grazie alla conceria Dani anche se servirebbero mille altre parole che non riesco a trovare – dice il sindaco di Cascia Gino Emili – ci sono arrivati in questi giorni i versamenti anche da altre imprese. E quando ti chiamano per questi gesti di solidarietà, indipendentemente dalle cifre, ti danno una spinta in più, perché senti che qualcuno sta pensando a te e alla tua popolazione. Anche chi fa l’amministratore o comunque ricopre una carica istituzionale in questi momenti è un terremotato. La priorità ora è la scuola. Il nostro era un comprensivo, con medie, elementari e superiori, per 500 studenti. Siamo ripartiti ma in situazione precaria e con orario ridotto perché aspettiamo alcuni moduli. E’ qui probabilmente che destineremo le risorse di Arzignano”. La conceria Dani già a Natale 2015 aveva lanciato un appello per le festività solidali e la raccolta fondi, che si è conclusa di recente, ha consentito di arrivare alla cifra importante di 172mila euro per acquistare un innovativo ecografo e il braccio del sistema robotizzato per gli interventi in laparoscopia dell’ospedale di Arzignano. Saranno consegnati a breve. Luisa Nicoli

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