ARZIGNANO. Un ponte di solidarietà di Natale. Che parte da Arzignano e arriva a Cascia, comune umbro di 3.300 abitanti, duramente colpito dal terremoto. Il ponte l’ha lanciato la conceria Dani spa, 630 dipendenti negli stabilimenti italiani, per iniziativa del presidente e amministratore delegato cav. Giancarlo Dani, che anche quest’anno ha scelto di non donare e non accettare alcun tipo di omaggio natalizio per devolvere la somma alle popolazioni del Centro Italia che hanno praticamente perso tutto. “Anche quest’anno ci avviciniamo alle festività natalizie – ha scritto a clienti e fornitori qualche settimana fa il cav. Gancarlo Dani – e in un momento tanto gioioso come questo il nostro pensiero va a tutti coloro che non potranno godere di questo periodo tanto amato e atteso. In particolare alle popolazioni colpite dal sisma. Una tragedia che ha raso al suolo interi paesi, distruggendo famiglie e rubando il futuro a migliaia di persone. Per questo abbiamo deciso di devolvere la somma di 20mila euro al comune di Cascia, con una donazione che ha lo scopo di sostenere e allentare il dolore di chi è rimasto senza famiglia e senza casa”. Poi l’amministratore delegato spiega. “La scelta di Cascia è stata un caso fortuito. Un vigile del fuoco di Arzignano, che ha prestato servizio volontario nelle zone terremotate, ci ha raccontato che a Cascia avevano bisogno di tutto. Si parlava molto di Amatrice, ma i paesi duramente colpiti erano molti. Così continuando nella politica aziendale di un Natale a scopo sociale, iniziata lo scorso anno, ho invitato clienti e fornitori a fare altrettanto. E a destinare a Cascia quanto avrebbero speso per gli omaggi natalizi. Qualche fornitore l’ha già fatto. Mi auguro che la buona volontà e la sensibilità di tutti ricordi in questi momenti chi sta peggio di noi”. Nella lettera della conceria Dani quindi sono indicati anche tutti i riferimenti per un versamento a favore di Cascia. Dove ci sono 400 famiglie su 1100 senza casa, nelle tende o ospitate negli alberghi, attività commerciali in difficoltà e le scuole fortemente danneggiate. “Non posso che dire grazie alla conceria Dani anche se servirebbero mille altre parole che non riesco a trovare – dice il sindaco di Cascia Gino Emili – ci sono arrivati in questi giorni i versamenti anche da altre imprese. E quando ti chiamano per questi gesti di solidarietà, indipendentemente dalle cifre, ti danno una spinta in più, perché senti che qualcuno sta pensando a te e alla tua popolazione. Anche chi fa l’amministratore o comunque ricopre una carica istituzionale in questi momenti è un terremotato. La priorità ora è la scuola. Il nostro era un comprensivo, con medie, elementari e superiori, per 500 studenti. Siamo ripartiti ma in situazione precaria e con orario ridotto perché aspettiamo alcuni moduli. E’ qui probabilmente che destineremo le risorse di Arzignano”. La conceria Dani già a Natale 2015 aveva lanciato un appello per le festività solidali e la raccolta fondi, che si è conclusa di recente, ha consentito di arrivare alla cifra importante di 172mila euro per acquistare un innovativo ecografo e il braccio del sistema robotizzato per gli interventi in laparoscopia dell’ospedale di Arzignano. Saranno consegnati a breve. Luisa Nicoli