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Cresce l’occupazione, a ruba i tecnici

Il presidente Giuseppe FortunaPostazione robotizzata utilizzata in ambito meccatronico.  ARCHIVIO
Il presidente Giuseppe FortunaPostazione robotizzata utilizzata in ambito meccatronico. ARCHIVIO
Il presidente Giuseppe FortunaPostazione robotizzata utilizzata in ambito meccatronico.  ARCHIVIO
Il presidente Giuseppe FortunaPostazione robotizzata utilizzata in ambito meccatronico. ARCHIVIO

Creatività, equilibrio, decisione, fantasia e capacità di risolvere i problemi. Sono le cosiddette “soft skills”, cioè le competenze trasversali che ricercano le aziende dell’Ovest Vicentino. Ne è certo Giuseppe Fortuna, presidente del raggruppamento Ovest di Confindustria Vicenza che conta 22 comuni, 370 aziende associate e un numero di addetti che supera quota 22 mila. Di questo e di altro si parla stasera in sala civica Corte delle Filande, durante il convegno organizzato dal centro culturale “Progetto Domani” dove appunto l’argomento principale sarà il lavoro attuale e quello del futuro. L’ANDAMENTO. I dati della zona sono confortanti perché registrano un lieve aumento dell’occupazione: il terzo trimestre 2018 infatti ha segnato un + 1,49 %, se paragonato allo stesso periodo dello scorso anno.«Innanzitutto le aziende cercano gli operai specializzati – spiega il presidente del raggruppamento Ovest di Confindustria Fortuna – dai meccatronici agli informatici. È una ricerca costante nel nostro territorio. Siamo una zona a forte vocazione manifatturiera e quindi da sempre si deve lavorare molto, lavorare forte e lavorare complicato e si deve avere anche la qualità produttiva. E più il lavoro è complicato e più ha necessità di avere a disposizione persone che siano all’altezza e che abbiano pure inventiva». LA SPECIALIZZAZIONE. Insomma profili tecnici qualificati sicuramente, ma anche disposti a crescere e far crescere la fabbrica dove si è impiegati. «Si cercano persone che sappiano fare – prosegue Fortuna –. Il termine “specializzato” è importante, non significa essere laureati per forza ma è inteso nella capacità di far funzionare le cose. Indipendentemente dall’età. Certo ci sono gli Istituti tecnici e professionali, come il Rossi di Vicenza e il Ceccato di Montecchio e la strada va in questa direzione ma per dirigere uno stabilimento, ad esempio, o lavorare ad un tornio a controllo numerico non basta solo aver il titolo di studio. Per farlo, occorre saperlo fare. C’è differenza e lo dimostra l’abilità di tanti operai che non hanno forse cultura ma hanno spirito di osservazione, ingegno e creatività». Non solo, servono pure capacità di adattamento e di fare squadra: «E questo deve iniziare già dalla scuola – afferma - ed è compito degli insegnanti magari individuare quali siano i talenti inespressi dei ragazzi e farli venire alla luce perché un domani gli studenti possano utilizzarli, al di là dell’indirizzo di studio, proprio nel mondo del lavoro». L’OCCUPAZIONE. Per quanto riguarda il segno positivo riguardante l’occupazione, il presidente Fortuna definisce l’andamento fisiologico: «Oggi l’economia viaggia a forte velocità e il mercato è molto selettivo, quindi c’è un momento in cui determinate figure sono molto richieste per le assunzioni. Ma essendo una situazione molto fluida poco dopo si cerca un altro tipo di profilo». E a proposito della crisi economica che ha colpito duramente tutto il territorio non ha dubbi: «Gli anni più difficili sono superati, certo non siamo ancora completamente fuori dal tunnel ma le aziende vicentine sono riuscite a rinnovarsi per competere alla pari con i mercati emergenti». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella Fadda

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