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Controlli a tappeto sui livelli di Pfas «Limiti rispettati»

La società Acque del Chiampo ha eseguito i test negli edifici utilizzati per attività pubbliche. MASSIGNAN
La società Acque del Chiampo ha eseguito i test negli edifici utilizzati per attività pubbliche. MASSIGNAN
La società Acque del Chiampo ha eseguito i test negli edifici utilizzati per attività pubbliche. MASSIGNAN
La società Acque del Chiampo ha eseguito i test negli edifici utilizzati per attività pubbliche. MASSIGNAN

I parametri dei Pfas rispettano i limiti indicati dall’Istituto Superiore di Sanità. E anche quelli più restrittivi definiti dalla Regione. È questo l’esito del monitoraggio eseguito ad Arzignano da Acque del Chiampo, su richiesta del Comune, sull’acqua distribuita in 40 utenze destinate a servizi di pubblica utilità. Ovvero i plessi dei due Istituti Comprensivi, il liceo Da Vinci e l’Itis Galilei, le scuole dell’infanzia, gli asili nido, il centro ricreativo anziani, il centro residenziale Scalabrin, la sede dell’università adulti-anziani e ancora tredici impianti sportivi comunali e parrocchiali di città e frazioni, il Palatezze, il kartodromo, gli impianti natatori e la sede municipale. MONITORAGGIO. Il monitoraggio per la rilevazione di sostanze perfluoro alchiliche si è svolto a dicembre e gennaio dopo le numerose richieste arrivate da scuole e altre realtà cittadine. «Erano arrivate segnalazioni da una materna paritaria e da alcuni plessi dei comprensivi - spiega il sindaco Giorgio Gentilin - se n’era parlato anche in Consiglio comunale. Così ho deciso di avviare un accertamento in strutture pubbliche e private frequentate dalla comunità, per dare una risposta concreta. Mi sono rivolto alla società Acque del Chiampo e da comune azionista di maggioranza ho ottenuto un monitoraggio a costo zero. Il Comune deve avere una funzione di controllo a presidio e tutela della salute dei cittadini e a tal fine è stata preziosa la collaborazione di Acque del Chiampo che ha eseguito la rilevazione straordinaria in maniera gratuita e puntuale, oltre alle rilevazioni periodiche in tutta la rete gestita». I LIMITI. La conferma del rispetto dei parametri sulla presenza dei perfluori alchilici porta ulteriore tranquillità al centro residenziale Scalabrin, («non c’erano preoccupazioni particolari ma anche noi avevamo chiesto al Comune un’analisi specifica», precisa il direttore Alberto Anelli) e a plessi e strutture scolastiche. «Qualche timore in alcuni genitori c’era - precisa Pier Paolo Frigotto, dirigente scolastico del Comprensivo Parise - soprattutto nei plessi in cui è presente la mensa. Questo rassicura ulteriormente le famiglie, così si è data una risposta seria ad un problema serio». «Docenti e studenti nel nostro istituto bevono regolarmente l’acqua del rubinetto - aggiunge la dirigente scolastica del Da Vinci Iole Antonella Frighetto - non c’erano preoccupazioni specifiche, ma il risultato del monitoraggio tranquillizza tutti ulteriormente». «I dati confermano il rispetto dei limiti per i parametri pfas indicati dall’Istituto Superiore di Sanità e dei valori più restrittivi definiti dalla delibera della giunta regionale, tanto da essere molto meno della metà di quest’ultimi - aggiunge il consigliere delegato di Acque del Chiampo Andrea Pellizzari - valori che si allineano alle rilevazioni periodiche che Acque del Chiampo esegue sull’acqua distribuita in rete. I dati vengono inviati con le bollette e sono presenti sul sito». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

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