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Arriva il dialetto a scuola La polemica in cattedra

Da lunedì corsi di cultura veneta alla scuola media Motterle.  ARCHIVIO
Da lunedì corsi di cultura veneta alla scuola media Motterle. ARCHIVIO
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Da lunedì corsi di cultura veneta alla scuola media Motterle. ARCHIVIO

Da lunedì prossimo per sette classi di prima media, con oltre 150 studenti della Motterle del Comprensivo Parise di Arzignano, partiranno i corsi di lingua veneta. E si riaccende la polemica tra le opposizioni consiliari. Sette lezioni, con cadenza settimanale, fino al 28 gennaio grazie al progetto voluto dall’amministrazione comunale, con una spesa di circa 6.650 euro. Il progetto è realizzato in collaborazione con la “Academia de la bona creansa”, che cura lo studio, la ricerca, la divulgazione, la formazione e la didattica della lingua e del patrimonio culturale veneto. «Sarà un corso di storia e cultura – precisano al Comprensivo – in linea con il protocollo di intesa firmato ad ottobre tra il governatore del Veneto Luca Zaia e il ministro della Pubblica istruzione Marco Bussetti per lo studio della storia e della cultura veneta nelle scuole». Nuova presa di posizione delle minoranze, come già accaduto quando era stato annunciato il progetto. «Benissimo la lingua e la cultura veneta – dice Lorella Peretti, capogruppo dell’omonima lista civica – ma è un percorso che già si fa alle elementari, su usi, costumi e tradizioni, e che alle medie potrebbe rientrare all’interno delle materie che già si studiano, come la storia. Ci sono altre priorità. Queste risorse comunali si potevano investire nel potenziamento dell’italiano, delle lingue, soprattutto dell’inglese, su progetti di supporto a studenti con difficoltà di apprendimento. Per la lingua veneta non serviva un corso ad hoc». «Cultura e tradizioni vanno curate ma già si imparano in famiglia, a scuola, negli ambienti di lavoro - aggiunge Elena Cisco, di “Pd per Arzignano” -. Il dialetto è la lingua più utilizzata a livello locale. In alcune scuole non riescono ad attivare i corsi pomeridiani per mancanza di fondi e qui il Comune investe sulla lingua veneta. Ci sarebbero da potenziare le lingue straniere, che aprono la mente dei ragazzi, o anche progetti di integrazione e di mediazione culturale». «Questo è un corso di cultura, di storia, di tradizioni - spiega l’assessore al bilancio Riccardo Masiero- non di politica. E il Comune sta attivando iniziative diverse. Negli asili è partito il corso di lingua inglese, alla Motterle si fa cultura con la lingua veneta. La volontà è quella di avviare momenti di confronto e di dialogo e di aprirsi alla cultura in genere, che significa conoscenza». «Dopo una fase organizzativa siamo pronti - aggiunge il consigliere comunale di “Siamo Veneto”, Alessio Tonin -. Ritengo questo progetto un grande successo per la comunità di Arzignano perché offre ai più piccoli l’opportunità di conoscere in modo semplice ma professionale le radici e il valore della nostra lingua». «È un modo per dare il giusto valore al nostro immenso patrimonio storico e culturale - spiega Alessandro Mocellin, docente e presidente della “Academia de la bona creansa” -. Partiremo con un’introduzione storica. Seguiranno poi lezioni che riguardano l’aspetto linguistico, la diffusione della lingua nel mondo, i suoni universali della lingua veneta e a molto altro». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

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