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Alex e Luca insieme anche nell’ultimo addio

Luca e Alex saranno ricordati insieme alla cerimonia funebre prevista per domaniAlex Ferrari, 21 anni, viveva ad Arzignano. Domani i funeraliLuca Bortolaso, 21 anni, in una foto di qualche anno fa.  FOTO GUARDA
Luca e Alex saranno ricordati insieme alla cerimonia funebre prevista per domaniAlex Ferrari, 21 anni, viveva ad Arzignano. Domani i funeraliLuca Bortolaso, 21 anni, in una foto di qualche anno fa. FOTO GUARDA
Luca e Alex saranno ricordati insieme alla cerimonia funebre prevista per domaniAlex Ferrari, 21 anni, viveva ad Arzignano. Domani i funeraliLuca Bortolaso, 21 anni, in una foto di qualche anno fa.  FOTO GUARDA
Luca e Alex saranno ricordati insieme alla cerimonia funebre prevista per domaniAlex Ferrari, 21 anni, viveva ad Arzignano. Domani i funeraliLuca Bortolaso, 21 anni, in una foto di qualche anno fa. FOTO GUARDA

Matteo Guarda Giorgio Zordan Saranno celebrati insieme i funerali di Alex Ferrari e Luca Bortolaso, i due giovani fidanzati trovati morti dalle amiche, martedì mattina a Ferrara di Monte Baldo, per le esalazioni di monossido di carbonio. La cerimonia che vedrà i due ventunenni, uniti per l'ultima volta, si svolgerà domani alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Villaggio Giardino, ad Arzignano. La scelta è stata condivisa dalle rispettive famiglie. La sepoltura avverrà invece nei cimiteri dei rispettivi paesi. Alex di Arzignano e Luca di Lonigo si erano conosciuti e si frequentavano ormai da circa un anno. Come è stato ricostruito, avrebbero dovuto passare le vacanze del periodo natalizio nella villetta dei genitori di una delle amiche in provincia di Verona. Hanno dormito nella stessa camera e per riscaldarsi durante la notte hanno usato un secchio pieno di braci. «Luca aveva un sorriso contagioso, che trasmetteva positività. Lui era il mio cuore», afferma la mamma, Gabriella, trattenendo altre lacrime. «Era disponibile, altruista, molto espansivo, gli piaceva vivere intensamente», aggiunge il padre, Davide. «Si trovava in una fase molto felice della sua vita, e questo grazie anche alla stabilità affettiva che aveva trovato e che gli dava molta speranza per il futuro. Viveva la sua relazione in maniera libera, senza nascondersi e in questo come famiglia lo abbiamo sempre aiutato e sostenuto. Aver trovato la persona con cui stava bene e il modo di vivere questo legame per lui è stata una rivincita contro quello che aveva passato anni prima, quando era stato preso di mira da alcuni bulli. Ora aveva superato, la vita aveva cominciato a sorridergli e lui aveva acquistato una maggiore sicurezza di sé e si faceva voler bene da tutti. Purtroppo è capitato quello che nessuno pensava potesse succedere». Numerose le testimonianze di cordoglio sui social da parte di chi lo conosceva. Tra quanti lo ricordano c’è anche Antonella Sperotto, dirigente dell’istituto d’istruzione superiore “Ceccato” di Montecchio Maggiore dove il giovane s’è diplomato nel 2016 all’indirizzo tecnico-economico con specializzazione in relazioni internazionali di marketing che comporta lo studio di tre lingue. «Per un dirigente è quasi impossibile ricordarsi di tutti gli studenti del proprio istituto, ma Alex me lo ricordo bene perché mi aveva colpito per la sua grande sensibilità. Aveva una grande passione per la fotografia, per cui dimostrava particolare talento, e per la musica». «Inoltre, aveva la capacità di farsi volere bene da tutti - aggiunge -, non solo all’interno della classe. Aveva anche la peculiarità di mettersi a disposizione: quando il Giro d’Italia è arrivato a Montecchio, il nostro istituto ha partecipato alla manifestazione con una rappresentanza di studenti per seguire alcuni servizi, ed Alex, in virtù anche della conoscenza delle lingue per l’indirizzo scolastico scelto, ne ha fatto parte. Era anche un organizzatore di eventi». La dirigente in questi giorni si trova fuori Montecchio ed è stata avvertita della tragedia dalla segreteria della scuola. «Quando ho appreso la notizia della sua scomparsa mi è ritornato alla mente un particolare: nell’anno della maturità eravamo in gita a Berlino, e nonostante le basse temperature non voleva mettersi la giacca pesante, poi gli è venuta anche qualche linea di febbre: ora proprio il freddo è stata la causa della sua morte. Alex è stato particolarmente attivo anche in occasione dello scambio culturale con gli studenti gemellati di Passau». La dirigente annuncia anche che preparerà un decalogo «sulle cose da non fare, come quello di portare un braciere in una stanza chiusa» da portare a conoscenza degli studenti del suo istituto. Traccia della sensibilità di Alex, che abitava con la famiglia al civico 11 di via don Lino Coffele, quartiere residenziale della frazione di San Bortolo, la si trova anche nei post lasciati sul suo profilo facebook in occasione degli attentati terroristici che il 13 novembre del 2015 hanno sconvolto Parigi. «Ho le lacrime agli occhi. Volevo poter esprimermi su questa tragedia. Non perché l'hanno fatto tutti gli altri, ma per il semplice fatto che dentro di me ho una parte francese indelebile. Sono stato a Parigi quest'anno, a febbraio, ma di sicuro la città delle luci e della Tour Eiffel non riesco ad immaginarla così macchiata dal terrore e il sangue di vittime innocenti. È inaudito che una religione possa scatenare tanto odio e violenza, soprattutto nel 2015. Nessuna religione ha mai detto "È bene uccidere". Allora perché farlo?». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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