<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Villa da demolire La Soprintendenza vuol vederci chiaro

Villa Brojanigo che dovrebbe essere abbattuta. ARCHIVIO
Villa Brojanigo che dovrebbe essere abbattuta. ARCHIVIO
Villa Brojanigo che dovrebbe essere abbattuta. ARCHIVIO
Villa Brojanigo che dovrebbe essere abbattuta. ARCHIVIO

Sembrava tutto a posto dopo l’accordo con l’Immobiliare Fosser approvato lo scorso dicembre dal Comune. Ma ora è la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza a metterci lo zampino, con un accertamento per valutare un eventuale vincolo della storica villa Brojanigo che dovrebbe essere abbattuta per consentire un insediamento commerciale. «Un’iniziativa che ci ha indotto così a sospendere e a non recepire l’accordo nel sesto piano degli interventi, in attesa del completamento del procedimento. Il pronunciamento dovrà arrivare entro 120 giorni» ha spiegato nell’ultimo Consiglio il sindaco Marcello Spigolon. Al timore espresso da Alessandro Romagna (Lista libera per Noventa) di «incorrere in responsabilità e al pagamento di una ammenda per il mancato rispetto dei tempi» lamentando «la mancata convocazione di una commissione d’urgenza come prevede il regolamento per trattare questo importante problema» il sindaco ha replicato «L’accordo Fosser, peraltro mai sottoscritto, non può essere fonte di responsabilità per il Comune in quanto il procedimento viene sospeso per volontà di un ente superiore e non c’erano i tempi per convocare la commissione essendo giunta la comunicazione tre giorni fa». Soddisfatta per la sospensione dell’accordo Cristina Rossi (Noventa Civica) per la quale «l’incremento da 600 a 1200 metri quadrati di superficie commerciale del supermercato non riveste carattere di interesse pubblico, mentre vista la legge regionale sulla riduzione del consumo di suolo sarebbe stato importante avviare una consultazione fra i cittadini prima di prendere una decisione» per questo ha auspicato «un ripensamento da parte dell’amministrazione». Il sesto piano degli interventi ha visto stralciati tre dei sei accordi riguardanti ampliamenti residenziali approvati nella stessa seduta per la mancata pubblicazione sul Bur regionale delle linee guida attuative della Legge regionale 14/2017. È stato poi stabilito che l’insediamento di nuove sale da gioco avvenga ad almeno 500 metri in linea d’aria da luoghi sensibili (scuole, centri giovanili e d’aggregazione) con una modifica dell’art. 10 bis condiviso da Maria Pia Dall’Armellina (M5S) che ha poi votato contro l’adozione del sesto piano per la «mancanza di un’ adeguata pubblicizzazione delle varianti per poter raccogliere le istanze dei cittadini», mentre Noventa Civica e Lista Libera per Noventa si sono astenute. Le osservazioni al sesto piano degli interventi disponibile in segreterai fino al 20 marzo o consultabile sul sito, andranno presentate all’ufficio protocollo del Comune entro il 19 aprile. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Felice Busato

Suggerimenti