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La ciclabile mai finita e già da rifare

La pista ciclabile mai ultimata fra Montegalda e Veggiano. GREGOLIN
La pista ciclabile mai ultimata fra Montegalda e Veggiano. GREGOLIN
La pista ciclabile mai ultimata fra Montegalda e Veggiano. GREGOLIN
La pista ciclabile mai ultimata fra Montegalda e Veggiano. GREGOLIN

Una ciclabile dove corre più la fantasia che la burocrazia, tanto da lasciare annichiliti chi oggi si trova a transitare lungo gli oltre due chilometri arginali che collegano, o meglio avrebbero dovuto collegare, due provincie e due comuni se i lavori fossero stati ultimati e dovessero ora essere rifatti. Un’opera di grande importanza, come venne promossa dall’allora Amministrazione Lotto di Montegalda e Lazzarin di Veggiano, ereditata oggi dai sindaci Andrea Nardin e Simone Marzari. La pista è ancora bloccata in attesa di giudizio da due anni. Un giudizio popolare già netto, mentre quello politico a Montegalda ha battuto un colpo, speriamo decisivo. Attorno al tavolo, finalmente si sono ritrovati uniti il Genio Civile di Vicenza che ha le competenze arginali, le rispettive provincie che sovvenzionano i lavori della ciclabile e le due amministrazioni comunali che contribuiscono. Una conferenza dei servizi che va ad aggiungersi alle svariate che in questi anni si sono succedute, che però ha prodotto un significativo risultato: capire chi deve fare cosa. Sullo sfondo restano però i dubbi su un’operazione “all’italiana” come hanno confessato i rispettivi tecnici. «Purtroppo è così – ha ripetuto un anno dopo il responsabile tecnico della Provincia patavina, Massimo Montato-, considerando che nelle primissime conferenze di servizi, tutti gli uffici coinvolti, vi fu un accordo comune sulle competenze dei lavori. Il risultato è invece questo…». Con l’assunzione delle competenze al solo Genio Civile di Vicenza, è sorto il problema della sicurezza, con l’attuale sedime arginale ciclabile insufficiente per il transito di mezzi di soccorso. «Necessario allargare di altri due metri l’argine stesso –ha spiegato il Genio Civile di Vicenza- ampliando di conseguenza la sommità ciclabile». Se non è tutto da rifare, ci manca poco: «Qualcuno in fase progettuale non ha rispettato le leggi di sicurezza! Abbiamo però i fondi necessari così come il progetto per sostenere l’adeguamento e il rafforzamento arginale che ha la priorità in termini di sicurezza idraulica» ha ribadito ieri il responsabile del Genio Civile nell’incontro di Montegalda. L’adeguamento del manto ciclabile verrà poi ripartito tra Montegalda e Veggiano e le rispettive provincie, che hanno già speso metà del contributo iniziale dell’opera. Per il vicesindaco di Montegalda, Gianni Campagnaro, memoria storica dell’intricato iter:«Con l’incontro di ieri possiamo finalmente dire che qualcosa si è mosso. Ci sarà da reinvestire ancora qualcosa, ma ormai la strada e spianata». Nel frattempo, in questi mesi la coltre erbosa ha ricoperto quasi completamente il primo fondo di lavorazione, compromettendone anche il suo parziale recupero. Ciò che è emerso ieri da Montegalda però non ha nulla di nuovo: già un anno fa il Genio civile annunciava lo stanziamento e l’avvio dei lavori. Poi invece il lungo e imbarazzante silenzio. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonio Gregolin

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