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Mossano

Il paese dove si vive
oltre cent’anni
«Fatica e sacrifici»

La vita di campagna e nelle colline ha accomunato i residenti di Mossano per decenni.  FOTO MASSIGNAN
La vita di campagna e nelle colline ha accomunato i residenti di Mossano per decenni. FOTO MASSIGNAN
La vita di campagna e nelle colline ha accomunato i residenti di Mossano per decenni.  FOTO MASSIGNAN
La vita di campagna e nelle colline ha accomunato i residenti di Mossano per decenni. FOTO MASSIGNAN

Mossano, il paese dei centenari. Uno studio dell’Università di Oporto, pubblicato sulla rivista inglese Journal of epidemiology and community health, ha indicato il sud est vicentino tra i luoghi più longevi di tutta Europa. E tra i paesi della zona (dati riferiti al 2015 da www.tuttaitalia.it, portale specializzato) spicca proprio il piccolo comune dei Colli Berici con un sorprendente 7 per cento della popolazione ultra 85enne (nel 2015 gli abitanti erano 1.784), staccando decisamente Orgiano, che pur vanta un notevole 4,3 per cento a sua volta seguito da Sossano (3,4 per cento), Villaga (3,3 per cento) e Campiglia dei Berici (3,2 per cento).

CEMENTIFICAZIONE. Sarà perché qui la cementificazione non è mai arrivata ed il paesaggio ha conservato le sue antiche caratteristiche naturali continuando a restare avvolto da boschi e prati, sarà perché la quiete la fa da padrona e quando si guarda il panorama ci si butta lo stress alle spalle, sarà perché qui si sono sempre mangiati cibi genuini spesso autoprodotti ma, qualunque sia il motivo, a Mossano si vive davvero a lungo.

A far alzare la media sicuramente la presenza del centro residenziale San Giovanni in Monte della Fondazione Opera Immacolata Concezione onlus, dove lo scorso anno è venuta a mancare la nonna d’Italia, Margherita Venzo, spentasi quando mancavano pochi giorni al traguardo delle 112 candeline; ma nella nostra provincia (la media di ultra 85enni è inferiore al 3 per cento) ci sono tanti altri comuni con case di riposo dove però raramente si supera il 4 per cento (vedi Orgiano): Vicenza ad esempio si attesta sul 3,8 per cento.

GLI OSPITI. «Tra i nostri 152 ospiti – ha dichiarato la responsabile del centro di San Giovanni in Monte, Emanuela Bolamperti –, abbiamo ben nove ultracentenari». Ne abbiamo incontrati due cercando di carpire il segreto del loro elisir di lunga vita.

«Non ho mai fumato – ci confida Gina, 101 anni, originaria di Vo’ Euganeo, in gioventù un passato da mondina nelle risaie di Pavia e Vercelli per poi passare a fare la casalinga a tempo pieno -. L’importante è sapersi riguardare. La mia dieta: al mattino caffè e latte, a mezzogiorno pastasciutta, la sera una minestra, ma mangio anche carne».

PRIGIONIERO IN GRECIA. Nessun particolare segreto anche per Rino, 103 anni, nato a Villaga, scorza da alpino, che in gioventù ha dovuto fare i conti, fatto prigioniero in Grecia dopo l’8 settembre, con due anni di internamento che gli sono valsi la nomina a cavaliere, conosciuto per aver fondato a Barbarano una nota distilleria. «Anch’io non ho mai fumato. I miei passatempi? Al gioco delle carte o alla tombola preferisco leggere: sono da sempre abbonato al Giornale di Vicenza».

VITA NEI CAMPI. Ma gli ultra 85enni non mancano anche in paese. «Mio padre ha 88 anni, mio zio 89, ed entrambi – afferma il sindaco Giorgio Fracasso –, sono attivi e continuano a seguire le loro occupazioni. Mossano conserva una vocazione agricola: viti in collina, culture in pianura anche se abbiamo una zona artigianale. Una recente statistica dice che uccide più la sedentarietà che il fumo: in passato qui la gente ha affrontato sacrifici ed ha sempre dovuto lavorare duramente, anche questa può essere una chiave di lettura sulla longevità del posto».

A Mossano non poteva mancare anche il bar centenario. Con la bella stagione è meta dei turisti della gita fuori porta, ma durante tutto l’anno il bar “Dalla Maria”, dal nome della titolare che lo ha ereditato dal padre e che ancor prima era stato fondato dal nonno, è il ritrovo di chi ha una certa età. «Una presenza - racconta Maria assieme al marito Luciano -, si può dire quotidiana, in particolare al pomeriggio per una partita di carte».

Nel paese che fu di Margherita Venzo tutto scorre lentamente, nella mattinata il silenzio regna sovrano nel piccolo centro dei colli Berici, non c’è un’anima viva. «Il mondo si accende nel pomeriggio - spiega un residente - gli anziani stanno in casa a riposare».

Giorgio Zordan

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